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Showroomprive pronta a rilevare Saldiprivati (Banzai). Ricavi semestrali a 240 milioni (+20,5%)

Strategie multi locali nei mercati internazionali: è questo uno dei fattori che hanno permesso a Showroomprive di chiudere il primo semestre 2016 in netta crescita. L’azienda, che dal 2006 opera in Europa ed è specializzata nelle vendite private online, nel periodo gennaio-giugno ha messo a segno un +20,5% nei ricavi netti, saliti a 240,3 milioni di euro, un aumento del 38% nell’Ebitda, pari a 15,7 milioni e al 6,6% del fatturato con una posizione finanziaria netta positiva per 82,8 milioni di euro (+152,5% sul medesimo semestre dello scorso anno). Merito soprattutto del canale mobile che pesa per il 56% sulle vendite e per il 75% sulle visite al sito.

Se la Francia è la locomotiva di questa azienda - non solo assorbe oltre 205 milioni di euro di ricavi, ma ha totalizzato un +27% in questi primi sei mesi dell’anno - l’Italia, dove il portale è stato aperto nel 2011, è uno dei mercati che Showroomprive guarda con maggiore attenzione. E sul quale ha deciso di investire: è di ieri la notizia che l’azienda francese, quotata a Parigi dallo scorso ottobre, ha avviato una trattativa esclusiva (valida fino al 30 settembre) per l’acquisizione di Saldiprivati . Il portale italiano «secondo player nel settore vendite private in Italia per fatturato», secondo quanto riferisce Showroomprive, conta circa 2 milioni di clienti e fa capo all’italiana Banzai, quotata sul segmento Star, 134 milioni di euro di ricavi (+25,1%) nel primo semestre 2016 tra e-commerce, che pesa per circa 106 milioni, in salita del 19,9%, ed elettronica.

L’acquisizione rappresenterebbe un passo decisivo per Showroomprive in Italia. L’investimento dell’azienda francese in Italia avverrà anche sul fronte del capitale umano: verrà assunto un direttore per la sede di Milano che sarà incaricato di costruire un team commerciale all’avanguardia, così come già accaduto in Spagna. Showroomprive, 800 dipendenti, nel 2016 ha aperto ben 130 posizioni a livello europeo.

Le vendite private o flash rappresentano un canale in rapida espansione: stuzzicano la domanda con marchi dalla forte brand awareness e conquistano i clienti più o meno impulsivi facendo leva sul fatto che i prodotti sono disponibili a un prezzo ridotto (nel caso di Showroom prive lo sconto oscilla tra il 50 e il 70%) per un arco di tempo limitato. Una formula di successo che ha popolato il segmento di aziende agguerrite tra cui la francese vente-privee che ad aprile ha rilevato Privalia o della stessa Zalando con il nuovo Privé.

Per crescere Showroomprive ha messo in atto una strategia fondata su tre pilastri: innovazione, ampliamento dell’offerta, qualità del servizio e della shopping experience. E sugli investimenti che nel 2016 assorbiranno tra l’1,3% e l’1,5% dei ricavi.

Il target della piattaforma, che conta 25 milioni di membri, sono le cosiddette “digital women”, donne indipendenti, digitalizzate, viaggiatrici. Per andare incontro alle loro esigenze Showroomprive ha lanciato servizi smart come un motore di ricerca - attivo per ora solo in Francia, da marzo - che consente ai clienti di identificare velocemente i prodotti che soddisfano le loro aspettative o le modalità di pagamento digitali Apple Pay (Francia) e Android Pay (Regno Unito).

Forte dei risultati ottenuti Showroomprive ha confermato gli obiettivi del gruppo per il 2016. L’anno dovrebbe chiudersi con ricavi netti compresi tra i 525 e i 555 milioni di euro, registrando una crescita tra il 19% e il 25% rispetto al 2015, margine Ebitda tra il 5,8% e il 6,2% dei ricavi (il picco della redditività sarà in Francia, dove il margine toccherà l’8,5%), con un incremento tra il 40% e l’80% rispetto all’anno scorso.

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