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Da Capri a Pantelleria, cinque hotel per salutare l’estate

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Da Capri a Pantelleria, cinque hotel per salutare l’estate

Non deprimetevi pensando che le vacanze sono già finite. L’Italia è ricca di luoghi, soprattutto nel sud, dove l’estate dura fino a metà ottobre, se non oltre, e gli hotel stagionali sono ancora aperti. Ne abbiamo scelti cinque da prenotare al volo per una mini vacanza “extra” di mare, sole e caldo.

1. Il gioiello di Capri
Alcuni alberghi raccontano meglio di altri la storia di un luogo. Come Punta Tragara fa con Capri. Oltre la celebre piazzetta, oltre la via dello shopping di lusso, oltre il viavai affollato, si trova in fondo a una strada pedonale che finisce dritta dritta davanti ai Faraglioni. In questo estremo dell’isola a picco sul mare, Le Corbusier aveva disegnato un edificio irregolare, seguendo l’andamento del terreno con scalette e scaloni, archi e terrazze, corpi aggettanti. Si crea così un movimento tra la piscina a sfioro e quella piccola il bar (con gin corner ben fornito), il ristorante e le 44 camere e suite ri-arredate da poco con mobili e luci di design, cassettoni, ceramiche e gouache antiche. In cucina, Luigi Lionetti, caprese autentico e allievo talentuoso di Gennaro Esposito, propone i classici: sfogliatelle a colazione, “mozzarella, pomodoro e basilico” a pranzo, mentre la cena al Monzù, coi tavoli rivolti verso la baia di Marina Piccola, è più fantasiosa e comprende piatti poveri nobilitati, come la pasta e patate con astice e provola. Gioiello di famiglia dei Conti Manfredi, Punta Tragara fa anche parte di Small Luxury Hotels of the World, che raduna piccoli alberghi indipendenti in tutto il mondo.
Chiude il 20 ottobre. Doppia da 600€, menu degustazione, da 90 €www.hoteltragara.com

2. Costa Smeralda come una volta
L’Hotel Colonna Pevero riceve gli ospiti nella veranda circondata dalle meraviglie locali: le rocce di granito, la macchia mediterranea profumata, il mare blu intenso. Spazi aperti e interni si alternano in un'articolata architettura di muri rosa antico, terrazze e balconi e tetti in coccio, che si affacciano sulle cinque piscine di varie forme e dimensioni sparse tra il prato all'inglese e il giardino naturale di ulivi e ginepri che si arrampica sulla collina formando piccoli privè dove prendere il sole o ripararsi all'ombra. La direttrice, Paola Mancini, ha iniziato a lavorare in Costa Smeralda con l'Aga Khan, e di quell'epoca ricorda l'atmosfera elegante e raffinata che ripropone al Colonna Pevero in chiave moderna. Il pubblico è cambiato, i servizi sono sempre più personalizzati, e anche nella spa, la competente e versatile Sara adatta massaggi e trattamenti alle singole necessità. La spiaggia del Piccolo Pevero è a una passeggiata, con sdraio e ombrelloni per gli ospiti dell'albergo, così come il golf e i club più famosi della costa. Una navetta fa avanti e indietro da Porto Cervo che dista una ventina di minuti. Per cena si consiglia di prenotare un tavolo sulla terrazza del ristorante Zafferano, con menu sardo preparato con molta cura. Oltre alla prima colazione, nel prezzo della camera è incluso il buffet del pranzo, e per le famiglie anche la cena.
Chiude il 9 ottobre, doppia da 370 €
www.colonnapeverohotel.it


3. Pantelleria, tra la Sicilia e l'Africa
Giulia Pazienza, abruzzese, è arrivata quindici anni fa a Pantelleria, e ne ha fatto la sua terra elettiva, dove ha aperto nel 2005 l'azienda vitivinicola Coste Ghirlanda, e nel luglio 2016 l'hotel Sikelia, primo cinque stelle dell'isola ricavato in una villa eclettica. Per la conversione della struttura si è rivolta a Gabriella Giuntoli, l'architetto di casa Armani, mentre il resto è una sua creazione con l'aiuto della nipote Catherina Pazienza Gelmetti e di Francesco Alessandrelli, entrambi ingegneri. Insieme hanno disegnato giardini, dehors poetici, arredamenti, mentre per dare un filo conduttore artistico agli spazi la proprietaria ha incaricato Gennaro Avallone, che ha realizzato opere site specific. Sikelia ha 20 camere e un'atmosfera da oasi favorita dai silenzi, dalle palme, dalla cucina mediterranea con influenze arabe (del team di Trussardi alla Scala di Milano), dal calore quasi africano che prolunga l'estate fino a fine ottobre. Giulia è sempre presente, dal mattino alla sera, accoglie gli ospiti come a casa e li guida alla scoperta della sua amata Pantelleria, con preziosi consigli: i fanghi nel Lago di Venere, le saune naturali e le terme, i fondali archeologici, le passeggiate tra le distese di Zibibbo, le cupole bianche dei dammusi, i locali del buon mangiare e del buon bere.
Chiude il 16 ottobre, doppia da 380 €
www.sikeliapantelleria.com

4. Bed and breakfast nel museo di Taormina
Casa Cuseni è un museo di belle arti. Ed è anche un piccolo bed and breakfast affascinante per la struttura in cui si trova - una villa con giardino eclettico affacciata sul golfo di Naxos, e per la sua storia incredibile. La villa fu realizzata nel 1900 dal pittore inglese Robert Hawthorn Kitson, uno dei primi omosessuali dichiarati che vi abitava con il suo compagno e il loro figlio adottivo, primo caso italiano documentato dagli affreschi della sala da pranzo. Benefattore amato dai suoi concittadini, Kitson ospitava nella sua villa bohémienne gli intellettuali e gli artisti dell'epoca, facendo di Taormina una meta celebre in tutta Europa. Nella dimora è conservata una preziosa collezione di oggetti rari, tra cui reperti archeologici romani, presepi napoletani del ‘700, fotografie storiche, quadri di Picasso e altri pittori importanti, e – curiosità - un tessuto siglato con le due C di Casa Cuseni, che avrebbero ispirato il logo di Coco Chanel, anche lei ospite di Kitson.
Il complesso è dichiarato Monumento Nazionale, ha cinque suite con terrazze panoramiche, ed è tuttora cornice di appuntamenti culturali, come concerti e festival, tra cui uno dedicato al viaggio nel mese di giugno.
Chiude il 12 ottobre. Doppia da 230 €
www.casacuseni.com/it/

5. Nel cuore del barocco pugliese
«Amavo ascoltare i racconti di mia madre su Lecce, terra di origine di mia nonna», dice Giacomo Fiermonte, imprenditore francese che ha trasformato un palazzo nel centro barocco di Lecce in albergo di 16 camere. La Fiermontina, questo il nome del piccolo hotel dal design minimalista con pezzi storici di Le Corbusier, Charlotte Perriand e Tobia Scarpa, occupa un palazzo del Seicento, ampliato nell’800 e oggi restaurato mantenendo le sue parti storiche. La piscina è stata ricavata nel giardino di ulivi, dove la sera si cena. Nel menu, risotto all'acqua di mare con gamberi rossi di Gallipoli, caviale e olio al basilico e le classiche orecchiette con le cime di rapa sono esempi della cucina di Simone Solido, chef salentino che usa prodotti e ricette locali. Per gli ospiti, si organizzano escursioni a cavallo e in bici nei dintorni, lezioni di cucina, yoga e meditazione.
Chiuso dal 9 gennaio al 28 febbraio, doppia da 198 €
www.lafiermontina.com

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