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innovazione

L’artigianato made in Italy diventa un web reality con «Botteghe Digitali»

Da una parte ci sono piccole e piccolissime aziende che orgogliosamente fanno di una produzione artigianale la loro bandiera. Dall’altra, nuove tecnologie, tecniche di marketing, un mondo di innovazione digitale. Per far incontrare questi due mondi, a volte purtroppo molto lontani, è stata appena lanciata una web series chiamata “Botteghe Digitali”, che già nel suo nome punta a farli incontrare.

Si tratta di una sorta di reality che coinvolge quattro piccole aziende artigiane, ad Atri, in provincia di Teramo, Potenza, Roma e Padova, chiamate ad affrontare le sfide dell’innovazione per poter crescere: gli imprenditori vengono seguiti e consigliati da coach, che esaminano la situazione dell’azienda e offrono poi le soluzioni di specialisti. Riusciranno a far compiere alle aziende il necessario salto verso il futuro? Si scoprirà solo seguendo le puntate, in onda dal 12 settembre sul canale dedicato su Youtube e sulla pagina Facebook.

“Botteghe Digitali” è un progetto di Banca Ifis, in collaborazione con Stefano Micelli, professore di Economia all'Università Cà Foscari di Venezia, e Giorgio Soffiato, ad di Marketing Arena: «L’artigiano del futuro usa nuove tecnologie per vendere, comunicare, produrre - ha detto Micelli -. Ma porta con sé cultura del prodotto, servizio, rapporto con il cliente che noi italiani siamo in grado di esprimere. Queste dimensioni rendono spendibile la tradizione italiana, e la agganciano a un mondo digitale che, senza storia, rischia di produrre oggetti senz'anima».

Gli imprenditori coinvolti sono quattro: Lidia Giuliani (di Lefrac, che produce borse in feltro ad Atri), Raffaele Ricciuti (Occhialeria Artigiana, con base a Potenza), Silvano e Marco Concolato (della Sartoria Concolato di Padona) e Uliana e Stefano Cassio (dello Studio Cassio Arte del Mosaico di Roma). Ognuno viene seguito da un coach - Barbara Bonaventura, Laura Bortoloni e Nicola Zago - e da un team di specialisti che li guideranno nelle scelte.

Non è un percorso sempre facile, come racconta la prima puntata della serie, che riguarda Occhialeria Artigiana, nel quale la coach porta uno specialista in digitalizzazione dei processi di produzione che spiegherà agli imprenditori come migliorare le performance di uno dei loro macchinari, che a sua volta introdurrà in azienda uno studente di Architetture digitali dello Iuav di Venezia, per lavorare a stretto contatto con la giovane designer, anche lei appena entrata in azienda.

Occhialeria Artigiana ha inaugurato il calendario delle puntate, molto fitto fino a ottobre e che proseguirà il 19 settembre con Lefrac, il 26 settembre con lo Studio Cassio Arte del Mosaico, il 3 ottobre con la Sartoria Concolato e il 10 ottobre con la puntata conclusiva con Lino’s&Co., il caso zero del format. Giusto in tempo per la Maker Faire Rome 2016, in programma dal 14 al 16 ottobre, durante la quale i quattro artigiani, questa volta dal vivo, racconteranno la propria “trasformazione digitale” e i loro progetti per il futuro.

Alla regia di Botteghe Digitali c'è Maria Cristina Redini, regista italiana che ha lavorato anche con Sky Italia, Discovery Channel e Ducati. Tra i suoi ultimi lavori c’è “Imagine” di Roberto Saviano, trasmesso sui canali gratuiti del Gruppo Espresso e in tv. In veste di direttore artistico del progetto Redini, insieme al suo team, ha curato in prima persona la realizzazione delle puntate, che sono state girate tra la direzione Generale di Banca Ifis a Mestre (Venezia) e le sedi delle quattro aziende. (Ch. B.)

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