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Omaggio alla Serenissima con la regata degli hotel a 5 stelle

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Omaggio alla Serenissima con la regata degli hotel a 5 stelle

Si è svolta sabato 15 ottobre la terza edizione della Venice Hospitality Challenge (www.venicehospitalitychallenge.it), regata di dieci maxi yacht di minimo 16 metri nel bacino di San Marco a Venezia: un appuntamento unico nel suo genere con la scenografia di piazza San Marco sullo sfondo e le barche in rappresentanza degli alberghi più belli della città, quest'anno Danieli, Gritti Palace, Westin Europa & Regina, Belmond Cipriani, Ca' Sagredo, Hilton Molino Stucky, Centurion Palace, JW Marriott.

«Con imbarcazioni di minimo 16 metri in un circuito urbano, possiamo considerare la regata il “Gran Premio” di Venezia per la vela, al pari di quello automobilistico di Monte-Carlo per la Formula 1», suggerisce Mirko Sguario, presidente di Yacht Club Venezia e ideatore dell'Hospitality Challenge, il cui percorso si svolge tra il Canale di Sant'Elena e quello della Giudecca, sulle vie d'acqua più trafficate della città, tra vaporetti e gondole, per terminare davanti alla scenografia impareggiabile di piazza San Marco. La regata è infatti nata da una chiacchierata informale tra Sguario e i general manager di alcuni dei cinque stelle storici, pensando al suggestivo abbinamento tra maxi yacht e hotel di lusso per offrire un ulteriore appuntamento prestigioso alla città, a ottobre, che può ancora regalare giornate di sole quasi estivo, come all'edizione appena conclusa.

«Volevamo creare un evento di alto livello fuori stagione, e ci siamo riusciti», dice orgoglioso Antonello Dè Medici, GM dell'iconico Danieli «Facciamo tutto con le nostre forze, investiamo individualmente. Ma Venezia se lo merita».
Se certamente la regata è un'emozione da vivere a bordo di barche a vela ad alta prestazione con equipaggi olimpionici, è uno spettacolo avvincente anche guardare dalle rive le dieci vele colorate inseguirsi e sovrapporsi sullo sfondo di Palazzo Ducale, l'Isola di San Giorgio, i giardini della Biennale, cercando di prendere quel soffio di vento strategico per raggiungere il primo giro di boa tra il Lido e Sant'Elena, e il secondo davanti all'Hilton, nel Canale della Giudecca.

Alla regata di quest'anno hanno partecipato anche il Moro di Venezia, in testimonianza del glorioso passato velistico della Serenissima e in rappresentanza della città, e il Falisia di Portopiccolo-Sestiana, resort di lusso sulla costa friulana. «L'apertura a cinque stelle di altre città è uno dei possibili sviluppi futuri della gara, ampliando di poco il numero di partecipanti. Un'altra opportunità potrebbe essere dividerla in due manche, con le eliminatorie il giorno prima, per renderla più avvincente», propone Dè Medici, che pensa già al futuro, dopo essersi aggiudicato il secondo posto in classifica con la Adriatic Europa, una delle più piccole barche in gara, timonata dall'ex campione olimpionico Dusan Puh.

Il primo è andato al Gritti Palace con Nuova Maxi Jena e lo skipper Mitia Kosmina, e il terzo all'Hilton Molino Stucky con Pendragon VI capitanata da Lorenzo Bodini. In premio, consegnato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, hanno ricevuto il “cappello del doge” nel tipico vetro di Murano: quest'anno era verde, fabbricato e inciso da Seguso Vetri d'Arte, ma ogni anno cambia colore e artigiano, di nuovo, per rendere omaggio alle eccellenze della Serenissima.

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