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Il nuovo store Zegna a Londra laboratorio della strategia di personalizzazione…

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Il nuovo store Zegna a Londra laboratorio della strategia di personalizzazione estrema

Ermenegildo Zegna riparte da Londra: il gruppo italiano ha presentato ieri non solo il grande negozio di New Bond Street, nel cuore della capitale britannica, ma anche una nuova strategia che punta sulla personalizzazione.

«Il nostro percorso punta sulla personalizzazione assoluta - spiega l’amministratore delegato Gildo Zegna –. Ci affascina il ritorno al modo lento del bespoke, l’attenzione dedicata al cliente su misura, è un ritorno alla tradizione e un antidoto alla moda veloce e al mondo digitale istantaneo». Ideatore e artefice della strategia è Alessandro Sartori, direttore artistico, da poco rientrato in Zegna dove aveva iniziato la sua carriera internazionale. «Londra diventa il laboratorio della nuova strategia che chiamo di personalizzazione estrema, una rivoluzione che parte dal lanificio e arriva all’abito», spiega.

Per il negozio londinese Sartori ha creato tessuti in cinque varianti diverse in 50% cashmere e 50% mohair in un’edizione che sembra riduttivo definire esclusiva. «Sono pezzi unici di 3,5 metri, il necessario per un abito - spiega il direttore artistico –. Un tessuto, un vestito, e basta. La personalizzazione parte dalla materia prima». Un abito fatto su misura in un tessuto unico al mondo con il nome del fortunato proprietario sulla cimossa: è l’apoteosi della personalizzazione. In futuro, spiega Zegna, «vogliamo sviluppare il trend bespoke in modi diversi sia a Londra che in altre parti del mondo. Cominceremo nel 2017 con un’altra piazza importante». Il bespoke non si limita ai vestiti. Una sala-scrigno del negozio racchiude il primo progetto realizzato da Sartori: una collezione esclusiva di scarpe, interamente fatte e cucite a mano da artigiani inglesi, e disponibile solo nel nuovo store londinese. Ognuno dei nove modelli porta il nome di un uomo, un amico di Sartori scelto per la sua eleganza.

Oltre alla personalizzazione, l’altra novità annunciata ieri da Sartori è il passaggio da tre brand, ognuno con un suo team, a un grande brand con tre linee diverse all’interno. «Tre etichette ma una sola cartella colori, un solo mood, una sola tendenza, così il cliente se vuole può anche mischiare couture, pret-à-porter e sportswear», precisa il direttore creativo.

«Il nostro mondo è una sintesi di tradizione e futuro», afferma Gildo Zegna. E il flagship store, con i suoi 605mq divisi su quattro piani in un edificio completamente ricostruito, è il simbolo del nuovo corso del gruppo. La facciata d’epoca evoca il lusso senza tempo della tradizione, mentre gli interni sono ecosostenibili e modernissimi, con sale ai piani superiori dedicate al bespoke e teche che mostrano la vasta gamma di accessori. «Il negozio è un percorso fluido e razionale nel mondo Zegna, dove trovare vestiti che sono compagni di viaggio, di lavoro, di vita» sottolinea Anna Zegna, presidente della omonima Fondazione.

Dopo l’apertura di Londra, gli appuntamenti importanti sono le sfilate di gennaio a Pitti e poi a Milano Moda Uomo, il debutto in passerella di Sartori. «Abbiamo affrontato la prima collezione con grande entusiasmo, con un team fresco e un approccio giovane», conclude il direttore creativo.

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