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Montenapoleone regina degli affitti d’oro tra le vie dello shopping di…

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Montenapoleone regina degli affitti d’oro tra le vie dello shopping di lusso

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L’attenzione internazionale che Milano si è conquistata negli ultimi semestri, diventando meta turistica in Italia al pari di città d’arte, trova conferme nel real estate. Ed è dal settore high street, le vie dello shopping, che emerge il nuovo corso del capoluogo lombardo, terreno di caccia per retailer che vogliono aprire una vetrina in città e per gli investitori che trovano nei negozi in buone location ancora rendimenti appetibili e certezza di flusso di reddito.

Secondo l’ultima, la 28esima, edizione del report «Main street across the world» di Cushman&Wakefield, analisi delle vie più care per le locazioni dei negozi in 71 città del mondo, Milano è sesta nella classifica internazionale e terza in Europa con i suoi 12mila euro al mq richiesti per affittare una vetrina in Montenapoleone.

Nei dati a fine giugno 2016, a livello mondiale, Milano perde una posizione, ma il sorpasso risicato di Tokyo, che scala la classifica dalla ottava alla quinta posizione con il quartiere di Ginza - dove il mq viene affittato a 12.103 euro all’anno - è prevalentemente imputabile alla variazione del tasso di cambio. Già nel terzo quarter 2016 via Montenapoleone è rincarata fino a 12.500 euro al mq all’anno.

Nella classifica europea (a giugno 2016) Milano si mantiene saldamente al terzo posto, dietro Parigi (città più cara in Europa con canoni fermi a 13.255 euro al mq all’anno in Avenue des Champs Élysées, ma che conta cinque delle vie più care in Emea) e Londra (seconda con i 12.434 euro, in calo dai 12.762 euro di un anno prima, di New Bond Street). Al quarto posto si trova Roma. Nei primi dieci posti europei ci sono ben quattro città italiane: Firenze che da decima nel 2015 passa all’ottavo posto e Venezia che invece scende di un posto in coda alla classifica.

Ma è a Londra che si è registrato il maggiore aumento dei canoni a livello europeo, con un rialzo del 31,6% per Covent Garden e del 27,3% per Sloane Street nei 12 mesi da giugno 2015 a giugno 2016, mentre la già poco economica New Bond Street ha visto canoni in aumento del 14,3% nel periodo.

A livello mondiale è l’Upper 5th Avenue a New York che richiede i maggiori esborsi a chi vuole aprire un negozio: affittare 100 metri quadrati qui costa quasi tre milioni di euro all’anno (29.065 euro al mq il canone), seguita da Causeway Bay a Hong Kong (27.884 euro), ma in queste due mete i canoni sono in calo e per Hong Kong C&W stima canoni in ulteriore discesa nei prossimi mesi.

Tornando in Italia, a giugno 2016 per affittare in via Montenapoleone a Milano si spende il 20% in più rispetto a un anno prima. Già nel 2015 i canoni avevano messo a segno un rialzo del 41,2%. Nella romana via Condotti i canoni sono stati rivisti al rialzo del 15,8%.

Il report conferma l’appeal delle città-chiave in Italia, sia per il segmento commerciale sia per quello del lusso. E la pressione su prezzi e canoni è anche dovuta, a Roma e Milano in particolare, dalla scarsità dell’offerta sul mercato. Considerando l’offerta limitata di unità tra 200 e 400 mq, gli operatori sono disposti a pagare prezzi più alti per le top location.

«Il mercato italiano resta attivo - dice Thomas Casolo di C&W -, mentre solo tre anni fa le attese erano decisamente più negative. Buone le prospettive per il 2017».

In un altro report relativo al terzo quarter 2016 e focalizzato sulle città italiane, la società di consulenza C&W si aspetta ancora un interesse elevato da parte degli investitori e rendimenti stabili. Oggi a Milano acquistare e poi dare in affitto un negozio in una location “prime” rende il 3,25% netto (negli ultimi dieci anni il rendimento ha toccato un picco a quota 4,75%). Il rendimento sale al 4% a Venezia e al 4,25% a Firenze fino a raggiungere il 6% di Napoli.

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