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dagli stati uniti

Arriva in Italia l’health coach, medico (non guru) e allenatore del benessere

È l’allenatore del benessere o, meglio, della salute, l’health coach, la nuova figura che arriva dagli Stati Uniti per aiutarci a stare meglio e a vivere bene. Si tratta di un professionista che coniuga le competenze medico-scientifiche e quelle proprie del coaching, ovvero che punta a curare il paziente facendo leva sulla motivazione e sull’impegno per favorirne la compliance, per mettere in atto sane pratiche quotidiane e cambiando stile di vita.

«Il paziente tipo è affetto da una cronicità (ad eccezione di patologie psichiatriche, ndr), come nel caso di patologie cardiovascolari o di obesità, e si rivolge a noi per imparare a risolvere e a gestire questa situazione. È fondamentale ribadire che non si crea nessuna dipendenza dall’health coach e che ciascuna strategia deve essere compiuta nel giro di pochi mesi. Non siamo guru, né santoni da seguire a vita, non cerchiamo adepti» spiega la dottoressa Letizia Saturni, responsabile della Divisione Health Coaching®, all’interno della Scuola INCOACHING®.

L’approccio praticato è multidisciplinare ed eterogeneo perché contempla una corretta alimentazione, la pratica dell’attività fisica, la cura di sé, una vita culturalmente attiva, ma anche il coinvolgimento di quegli elementi dell’interiorità che influenzano la vita del paziente in maniera significativa, puntando ad attivarne le potenzialità affinchè diventi, grazie a questo processo, protagonista attivo della terapia.

La novità dell’health coach è, infatti, quella di rinnovare il classico rapporto medico-paziente, spesso freddo e poco empatico: «In generale, si punta a una visione complessiva, olistica - aggiunge Saturni - in cui è l’individuo al centro della terapia, insieme ai suoi pensieri, emozioni e sentimenti, affinché raggiunga la mindfulness, cioè la salute consapevole. Il compito del professionista è, dunque, capire in che modo aiutare il paziente a percorrere in maniera autonoma la strada verso il benessere, mettendo in atto tutte le strategie necessarie che interessano vari ambiti».

Approdata nel nostro Paese da un paio di anni, la figura dell’health coach è pressoché sconosciuta da Bologna in giù ed è ancora circondata da un alone di perplessità e scetticismo. Ciò che conta sottolineare è che questo speciale allenatore è comunque una figura con una formazione medico-scientifica: «Sicuramente l’health coach sradica alcuni punti della prospettiva della medicina occidentale - puntualizza Saturni, la prima ad avere introdotto questo nuovo profilo professionale in Italia - e segue la naturale evoluzione del nostro tempo che richiede un nuovo tipo di approccio, con la valorizzazione dell’unicità di ciascuno. Nella mia esperienza posso affermare che si rivolgono all’health coach sia uomini che donne in egual misura. Ciò che conta è che la visione di benessere che ne consegue comporta riflessi positivi sia sulla crescita personale che professionale dell’individuo perché impara ad acquisire consapevolezza di sé e mette in pratica il suo personale piano d’azione verso il benessere».


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