Diesel fa un nuovo passo nella lotta alla contraffazione, che colpisce il marchio fondato da Renzo Rosso come molti altri della moda e del lusso e ha un doppio, nefasto, effetto: da una parte si danneggiano l’immagine e le vendite del marchio, dall’altra si alimenta l’economia criminale, che gestisce il mercato dei falsi in tutti i settori. Entro la fine del 2017 tutti i jeans Diesel avranno il codice Certilogo, un’etichetta termostampata posizionata nella cintura dei pantaloni. Per verificare l’autenticità dei jeans ci sono tre opzioni: scansionare il codice con un lettore di codici Qr standard sul proprio smartphone, inserire il codice usando l’app Certilogo personalizzata Diesel, o andare su www.certilogo.com.
Certilogo è nata dieci anni fa a Milano, lavora con 60 marchi internazionali e ha appena iniziato l’espansione negli Stati Uniti (si veda anche Il Sole 24 Ore del 6 gennaio). Secondo gli ultimi dati dell’Euipo, l’Ufficio Ue per la protezione intellettuale, le aziende italiane dell’abbigliamento perdono circa 4,5 miliardi all’anno a causa della contraffazione.
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