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Geox investe sulla multicanalità e innova il concept dei negozi

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Geox investe sulla multicanalità e innova il concept dei negozi

Un negozio che richiama alle origini del brand e, insieme, mette a disposizione del cliente le ultime tecnologie. Facendosi portavoce del made in Italy nel mondo. Geox ha presentato ieri a Milano il nuovo concept dei propri negozi monomarca. Sperimentato in tre punti vendita (Milano, via Vittorio Emanuele; Roma, via del Corso e Londra, Covent Garden ) e attivo anche a Toronto e a Kuala Lumpur, sarà applicato a 30 monobrand Geox entro la fine del 2017.

Il primo X-Store – questo il nome del nuovo format retail - della lista, oltre a quelli già citati, potrebbe essere Parigi. «Abbiamo pensato a come avremmo potuto comunicare in modo sempre più efficace spiega Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox – quel legame tra stile e tecnologia che da sempre rappresenta l’elemento fondante del nostro brand. Così abbiamo studiato un punto vendita dal look contemporaneo, e che tuttavia non mettesse in soggezione il cliente, ponendo, anzi, al suo servizio una serie di strumenti hi-tech». Tra questi, schermi attraverso i quali è possibile non solo visionare i prodotti e le loro caratteristiche nel dettaglio, ma anche ordinarli per poi farseli consegnare a casa. O, viceversa, il “click and collect” che permette di ritirare in negozio gli acquisti fatti online. Gli X store sono poi dotati di wi-fi gratuito, punti per ricaricare il cellulare e pagamenti mobili.

L’architettura dei negozi richiama il concetto di traspirazione, è pensata in piena sinergia con le caratteristiche dello stabile, soprattutto se storico, e in linea con i principi della sostenibilità: sono infatti certificati Leed. Per il restyling dei negozi l’azienda utilizzerà 15 dei 30 milioni stanziati come investimenti per l’innovazione.

Geox, l’azienda veneta della “scarpa che respira”, realizza il 70% del fatturato all’estero, in 110 paesi, e conta 1.134 punti vendita monomarca in tutto il mondo, di cui oltre 400 gestiti direttamente. L’e-commerce assorbe circa il 10% delle vendite, ma è in crescita del 30%.

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