![Frontiera e-commerce. L ’interno di un negozio virtuale interattivo del brand sportswear Marina Militare, prodotto su licenza delle Forze Armate](http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2017/10/25/Impresa%20e%20Territori/ImmaginiWeb/Ritagli/Marina%20Militare%20Sportswear%20Digital%20Store_2-U201274996931FpC--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg)
Il marchio Marina Militare vira verso le nuove frontiere dell’e-commerce, con un progetto pilota destinato a rivoluzionare l’esperienza d’acquisto e a spingere le vendite. Per il brand di moda sportswear, prodotto su licenza delle Forze Armate dalla fiorentina Iccab della famiglia Panerai, si tratta di un investimento milionario e di un progetto visionario che ha coinvolto ingegneri, periti informatici e, soprattutto, medici.
L’idea è che il negozio fisico si trasformi in una vetrina virtuale interattiva, capace di attirare l’attenzione e di “rapire” il potenziale acquirente che transita anche a sei-sette metri di distanza, grazie a un sistema di avvisatori luminosi mutuato dall’aeronautica (la famiglia Panerai possiede una compagnia di aerotaxi). Una volta entrato dentro il negozio, tra pavimenti interattivi e schermi touch, il cliente si immerge nel mondo Marina Militare: viene registrato, coccolato, accompagnato a visionare i capi che scorrono sui grandi schermi e che potrà indossare virtualmente, scegliendo colori e modelli, verificando la vestibilità sulle immagini proiettate, condividendole via social. Nel momento in cui decide di acquistare e preme il relativo bottone sullo schermo, il capo reale parte dai nuovi magazzini di 2mila metri quadrati che Iccab ha allestito a Campi Bisenzio (Firenze), sede logistica del progetto, e in breve tempo viene recapitato a casa del cliente. Non solo. Il sistema è in grado di captare i telefonini dei clienti che passano vicino a un negozio virtuale, così da proporre loro punti vendita e offerte.
La tecnologia battezzata Magic fit, dopo aver incontrato qualche difficoltà operativa, è ora pronta alla partenza. Tra poche settimane debutterà all’aeroporto di Torino Caselle, dove aprirà il primo virtual store di Marina Militare seguito, entro novembre, da un secondo a Roma Fiumicino. «Per partire abbiamo scelto luoghi di grande aggregazione frequentati da un’utenza internazionale in grado di capire il progetto - spiega Saverio Panerai, presidente e amministratore delegato di Iccab -; Torino e Roma saranno i due negozi-test: una volta messo a punto il format, la piattaforma potrà allargarsi velocemente». Iccab ha in mente di aprire un centinaio di negozi virtuali, che non andranno a sostituire gli oltre 50 negozi reali esistenti oggi, e anch’essi in espansione (la prossima settimane apre lo store nel centro di Parma).
Lo slittamento del progetto di qualche mese avrà effetto sui conti Iccab: la previsione di passare dai 26 milioni di fatturato 2016 (per il 60% realizzato dalla licenza Marina Militare, il resto con marchi propri) ai 37 milioni attesi nel 2017 non sarà centrata, anche se «la crescita a fine anno sarà a due cifre», spiega Panerai. Il salto dimensionale è rimandato al 2018, quando si dovrebbero sentire gli effetti dell’innovazione. Panerai non si sbilancia, ma pensa in grande: «Le potenzialità di questo sistema sono infinite», dice pensando anche all’estero, che oggi assorbe circa il 30% delle vendite.
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