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La Gran Bretagna vieta le microsfere esfolianti di plastica nei cosmetici

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sostenibilità

La Gran Bretagna vieta le microsfere esfolianti di plastica nei cosmetici

Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni, ma ha portato già un’ottima notizia sul fronte della cosmetica sostenibile: il 1° gennaio, infatti, nel Regno Unito è entrata in vigore la nuova legilslazione che vieta la produzione di cosmetici che contengono “microsfere”, quelle palline di plastica di diametro inferiore a 5 mm usate soprattutto in dentifrici, shampoo e detergenti con azione esfoliante. La vendita di questi prodotti, invece, sarà vietata a partire dal prossimo luglio.

Le microsfere sono fra i principali responsabili dell’inquinamento degli oceani, dove giungono attraverso gli scarichi. Ingerite dai pesci, entrano a far parte della catena alimentare e dunque arrivano all’uomo, con gravi effetti per la salute.

Il ciclo inquinannte delle microsfere (foto da Beatthemicrobeads.org)

Il bando britannico è stato definito da Louisa Casson, attivista di Greenpeace Uk specializzata nella difesa degli oceani, «il più forte al mondo».

Anche l’Italia si sta impegnando in questo senso: la proposta di vietare l’uso di microsfere nei cosmetici è stata approvata il 19 dicembre scorso, e prevede la loro scomparsa a partire dal 2020. Intanto, l’Italia è il primo Paese al mondo ad aver bandito i bastoncini con l’ovatta di cotone in plastica già dal 2019.

Le nuove direttive britanniche sono state accolte con favore anche da Beat the Microbead, una campagna internazionale contro le microplastiche supportata da 92 ong di 38 Paesi del mondo, che è già riuscita a convincere 119 produttori a eliminare le pericolose particelle.

Nonostante la generale soddisfazione, però, restano per ora consentite altre parti plastiche nei cosmetici, ad esempio il glitter, anch’esso molto inquinante poiché composto da allluminio e pet.

Secondo il programma ambientale delle Nazioni Unite, sono 8 milioni ogni anno le tonnellate di plastica - perlopiù bottiglie e sacchetti - riversate nei mari e se l’inquinamento proseguirà a questo ritmo entro il 2050 negli oceani ci saranno più pezzi di plastic che animali. A dicembre, però, tutti i 193 Paesi membri dell’Onu hanno firmato un risoluzione per eliminare l’inquinamento da materie plastiche nel mare.

Gli affezionati allo scurb tradizionale possono ottenere lo stesso effetto esfoliante delle microsfere di plastica usando prodotti naturali come l’avena, il sale, il caffè e la polvere di riso.

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