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Drexcode porta l’abito da sposa nell’era della sharing economy

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Drexcode porta l’abito da sposa nell’era della sharing economy

In Italia la sharing economy è oggi un business con un giro d'affari stimato di circa 4 miliardi di euro, e nel 2025 si prevede che crescerà di oltre quattro volte, toccando i 14,1 miliardi, e rappresentando lo 0,7% del Pil, con 12 milioni di utenti. Un business che è anche modlelo di comportamento, votato alla sostenibilità, e che tocca anche il settore dell’abbigliamento, ad oggi ancora uno dei meno sostenibili. Sharing economy vuol dire dunque anche noleggiare un abito piuttosto che comprarlo, soprattutto nel caso di eventi speciali per i quali, dopo averli celebrati, si rischia di mettere l’abito nell’armadio per sempre. È quello che quasi sempre accade con il matrimonio, evento in teoria unico nella vita, per cui dunque la scelta del noleggio è particolarmente adatta.

«Nel mondo del fashion sono soprattutto i Millennials a sostenere la moda responsabile, considerandola più rivoluzionaria di quella a basso prezzo. La condivisione, lo scambio, il noleggio diventano in questo contesto la soluzione ideale consentendo, da una parte, di indossare abiti di alta gamma e dall’altra di aderire ad un modello di moda responsabile che evita armadi che scoppiano di abiti indossati una sola volta», spiegano Federica Storace e Valeria Cambrea, fondatrici di Drexcode, piattaforma di luxury rental lanciata nel 2014 e che oggi ha 220mila clienti.

«Questo vale soprattutto per quegli abiti che per loro natura vengono indossati una sola volta, come l'abito da sposa, o un numero limitato di volte, come gli abiti da cerimonia e da occasione speciale in genere - proseguono -. In America, il noleggio dell’abito da cerimonia rappresenta ormai un mercato consolidato, con già 5 milioni di donne che vi aderiscono, sfoggiando abiti sempre diversi senza riempire inutilmente il guardaroba di capi indossati una sola volta.
Dall’America il trend si è diffuso in Europa ed in Italia».

Negli vostri anni di attività, come avete visto evolvere questo trend?
Drexcode sta creando un nuovo mercato, anzi sta creando una nuova mentalità.
I primi mesi di attività abbiamo dovuto intercettare un bisogno ancora non esplicito con il nostro sistema di offerta. Nessuna donna all'epoca sapeva che poteva avere un opzione così smart e di alto livello, non esistevano ricerche né on line né off line. Oggi, grazie a Drexcode, il mercato esiste, è in crescita, ed è perfettamente coerente con gli attuali trend che vedono un consumatore sempre più evoluto e propenso all'acquisto di esperienze disgiunte dalla proprietà (ne sono un esempio il successo di servizi come Airbnb o Uber: Chi avrebbe mai detto, dieci anni fa, che avremmo messo casa nostra in vetrina per affittarla al primo sconosciuto? O che avremmo valutato, addirittura, di non possedere più un'automobile?)

Parlando di abiti da sposa, chi sono le vostre clienti “tipo”?
Sono soprattutto le nuove generazioni a propendere per feste collettive meno ingessate, bomboniere artigianali, abiti come modelli da sera, possibilmente a noleggio. I Millennials stanno rivoluzionando lo stile di tutto quello che gravita attorno al sì. Propendono per scegliere abiti di impatto, poco convenzionali, non destinati a finire per sempre in un angolo buio dell'armadio.
Indipendentemente dall'età, comunque, la sposa che sceglie di noleggiare un abito di alta gamma, è un tipo di donna smart, tecnologica e al passo con i tempi. La scelta spesso ricade su un abito da sera, più che da sposa, scelto nel bianco o, perché no, anche in altri colori. La scelta a questo punto si amplia moltissimo, sia dal punto di vista dei modelli tra cui scegliere, che dal punto di vista del prezzo (dagli 80€ ai 500€ di prezzo i prezzi noleggio, per abiti che vanno dagli 800€ ai 5000€ di prezzi boutique).

Ci sono differenze nella richiesta dei vostri servizi fra il Nord e il Sud del Paese?
Mentre il noleggio dell'abito da cerimonia, o da occasione speciale in genere, si sta diffondendo in modo trasversale sul territorio, la scelta del noleggio dell'abito da sposa è sicuramente ancora più localizzata nel Nord Italia, dove molte spose di ogni età mirano ad indossare un abito da sogno indipendentemente dal possesso.Nel Sud, invece, sono ancora molte le donne ancorate all'idea di voler conservare nell'armadio, l'abito del giorno più importante della vita.

Che tipo di brand avete inserito nella vostra nuova collezione?
I brand che avremo in assortimento nel 2018 sono nuovi, freschi, caratterizzati, per un target evoluto non banale: da Monique Lhuillier a Theia, da Catrine Deane, a Ilenia Sweet by Bellantuono.

Oltre a fornire loro gli abiti, Drexcode prevede servizi speciali per le spose?
Gli abiti da sposa saranno esposti, oltre che on line, anche nello store Drexcode Rinascente Milano, dando la possibilità di provare gli abiti anche fisicamente. Con il noleggio dell’abito da sposa, poi, Drexcode regala in omaggio il make up firmato dai brand più importanti presenti all’interno dello store. (Ch. B.)

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