Uno showroom più grande a Milano per “catturare” clienti stranieri; nuove partnership per potenziare le vendite estere; ritorno di una parte delle produzioni in Italia; faro acceso sull’omnicalità e sugli investimenti digitali. Per il marchio di maglieria uomo e donna Alpha Studio, che fa capo all’azienda familiare Franco Rossi di Carmignano (Prato), il 2018 è stato un anno di consolidamento e di costruzione. «Abbiamo messo le basi per il futuro» spiega Paolo Rossi, che con i fratelli Maurizio e Simona gestisce l’azienda fondata più di 40 anni fa dal padre Franco.
Il nuovo showroom milanese aperto nei mesi scorsi nella zona di Porta Romana ha raddoppiato gli spazi a 450 metri quadrati nell’ottica di aumentare l’export, oggi intorno al 30% su un fatturato 2018 di 14,5 milioni. «Già quest’anno ci aspettiamo i primi risultati – afferma l’imprenditore – anche perché stiamo stringendo nuovi accordi con distributori, agenti e clienti in mercati come Russia, Medio Oriente, Giappone e Taiwan, che si aggiungeranno all’Europa».
L’obiettivo è realizzare collaborazioni più forti. «Quello che abbiamo capito con l’esperienza - aggiunge Paolo Rossi - è che solo se si ha un rapporto stretto con i clienti e si condividono gli investimenti, si riescono a conquistare spazi di mercato. In Italia, ad esempio, molti ci hanno scelto per il servizio che siamo in grado di assicurare, con cambi merci e riassortimenti». Sempre sul fronte export, l’azienda pratese è alla ricerca anche di un distributore per gli Stati Uniti, così da fare il primo passo nel grande mercato americano.
Ma il faro del 2019 sarà puntato sull’omnicanalità: «Accanto alla distribuzione wholesale e allo sviluppo del retail se ci saranno opportunità - spiega Paolo Rossi - il nostro sguardo è puntato sull’e-commerce, che partirà quest’anno, e sul rinnovo dell’immagine per trasmettere il dna artigianale dell’azienda e lo stile di maglieria “evoluta”». Anche per questo l’azienda, che dall’inizio degli anni Duemila produce maglieria nei due stabilimenti di proprietà in Romania e Moldavia utilizzando filati e materiali italiani, ora sta riportando parte della produzione nel Belpaese, nel distretto di Prato dove opera. «Tornare a produrre qui ci serve sia per essere più coperti sul fronte manifatturiero, sia perché l’etichetta made in Italy ha ancora appeal sul mercato», spiega Rossi precisando che le linee maschili assorbono il 35% del fatturato. Al Pitti Uomo Alpha Studio presenta una collezione ispirata al gusto inglese più raffinato, con capi in cachemire in vari modelli e in 40 colori che guardano a un posizionamento più alto.
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