Non solo moda in senso stretto: anche le divise del personale di un hotel possono essere sostenibili.

Lo dimostra la scelta di Room Mate, la catena spagnola di hotel fondata da Kike Sarasola e con strutture in Europa, Stati Uniti e Messico: un’altra azienda spagnola, Ecoalf, fondata da Javier Goyeneche nel 2009 e specializzata nella produzione di fibre tessili da rifiuti di plastica raccolti negli oceani, realizzerà le divise del personale in un esclusivo materiale riciclato a base di plastica, arricchita e ammorbidita dal cotone, anch’esso riciclato. Dalle camicie ai lacci delle scarpe, le divise daranno così nuova vita a rifiuti che Ecoalf raccoglie (e poi lavora) tramite il suo progetto UTO, Upcycling the Oceans, che coinvolge oltre 3mila pescatori e che finora ha liberato i mari da circa 280 tonnellate di spazzatura.

Con i filati di plastica lo scorso anno Ecoalf ha anche realizzato la sua prima sneaker, dalla suola fatta di alghe, cosa che gli è valsa anche la B corp, una certificazione di attività economica con una «forza rigeneratrice» per la società messa a punto dalla ong statunitense B Lab. Sono 2.400 finora le aziende nel mondo con questa certificazione. In Italia è stata riconosciuta, fra gli altri, anche a Davines e Alessi, ma ancora a nessun brand di moda.

Non è la prima volta che Ecoalf si cimenta in progeti speciali per altri marchi: divise sostenibili sono state realizzate anche per il gruppo Swatch e da Harrods è stata messa in vendita una capsule firmata con Ecocycle, il brand eco-conscious di will-i-am.

Ora, l’accordo con Room Mate (una catena da 80 milioni di euro nel 2017, controllata al 30% da Sandra Ortega , figlia maggiore del patron di Inditex, Amancio) porterà le creazioni Ecoalf nei 24 hotel della catena, in continua espansione: in Italia è già presente a Milano con un hotel e a Firenze con due, ma i lavori sono in corso per un’altra struttura a Milano e ben quattro a Roma.

Puntando sulla sostenibilità Room Mate arricchisce anche l’appetibilità per il suo target prediletto, i viaggiatori più giovani, quei Millennial più sensibili alle questioni ambientali: un «ambizioso» piano proprio incentrato sull’ecosostenibilità è stato annunciato per i prossimi mesi. Intanto, si parte dalle divise. (Ch.B.)

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