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3/10 Il boom arriva da Internet

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    contraffazione

    Falsi nella moda, allarme dalle bancarelle al web

    La contraffazione è un fenomeno sempre più rilevante nel mondo della moda. Vuoi per l'appetibilità sempre maggiore dei marchi del lusso che hanno accesso a un'audience sempre più ampia e globale grazie ai social, vuoi perché oggi è facile acquistare una “copia fedele” di un capo o un accessorio su internet, con tanto di customer service dedicato. I sequestri della guardia di finanza di beni di moda poco sicuro, contraffatti o che infrangono la tutela del made in Italy negli ultimi 10 anni sono quadruplicati. Ma sono aumentati anche i mezzi che le aziende possono mettere in campo per difendersi.

    3/10 Il boom arriva da Internet

    Se prima dell'avvento dell'ecommerce i falsi si trovavano su bancarelle (spesso abusive) in spiaggia e per strada, oppure erano appannaggio dei venditori ambulanti, Internet ha rappresentato un importante driver di sviluppo per il fenomeno. I contraffattori e i loro “distributori” infatti possono farsi scudo con la complessità del web e soprattutto la sua transnazionalità per sfuggire ai controlli. Nel periodo gennaio 2017- maggio 2018 la Gdf ha chiuso, nel complesso, 521 siti web di prodotti contraffatti o non sicuri. Secondo il colonnello Paolo Borrelli, i siti di e-commerce anche qualora si riesca ad individuare chi si nasconde dietro alle piattaforme informatiche, non è immediato giungere ai sottostanti canali di produzione e stoccaggio della merce illegale spesso separati logisticamente e territorialmente e non necessariamente inquadrati in un'unica regia

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