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6/10 Le battaglie legali/1

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    contraffazione

    Falsi nella moda, allarme dalle bancarelle al web

    La contraffazione è un fenomeno sempre più rilevante nel mondo della moda. Vuoi per l'appetibilità sempre maggiore dei marchi del lusso che hanno accesso a un'audience sempre più ampia e globale grazie ai social, vuoi perché oggi è facile acquistare una “copia fedele” di un capo o un accessorio su internet, con tanto di customer service dedicato. I sequestri della guardia di finanza di beni di moda poco sicuro, contraffatti o che infrangono la tutela del made in Italy negli ultimi 10 anni sono quadruplicati. Ma sono aumentati anche i mezzi che le aziende possono mettere in campo per difendersi.

    6/10 Le battaglie legali/1

    Le battaglie legali sui casi di contraffazione (reato punibile secondo l'articolo 473 del Codice penale), tutela del marchio e del prodotto sono in aumento. Alcuni esempi recenti. Il Tribunale di Como (sentenza 1524/2018) ha riconosciuto la tutela penale del marchio che ha a oggetto la forma degli storici scarponcini britannici Dr Martens: la punta tondeggiante, la cucitura della suola (gialla) in contrasto con la tomaia, la fettuccina (etichetta) posteriore, la suola laterale rigata. Sempre l'anno scorso, la Cassazione (sentenza 1163/2018), in un giudizio penale di contraffazione relativo al “Toile monogram” di Louis Vuitton – ha affermato che è errata «l'affermazione che la registrazione del marchio non genuino (o comunque che imita quello originale) esonera l'autore dalla responsabilità penale per il reato di cui all'articolo del Codice penale». Lo studio Spheriens, che ha seguito entrambi i casi sopra citati ha 10 persone impegnate sul fronte penale e segue circa 1.500 casi l'anno

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