Ridisegnare le strategie, proporre nuove alleanze tra le filiere, rinsaldare amicizie storiche tra Cina ed Italia: è questo
lo scopo del Sino Italian Fashion Summit 2019, in programma a Hangzhou dal 24 al 26 giugno. L’evento servirà a fare il punto
della situazione del settore, promuovere nuove cooperazioni che supportino concretamente lo sviluppo sinergico delle filiere
moda Italia e Cina.
Un evento legato alla recente visita in Italia di Xi Jing Ping
L’evento, voluto dal Governo cinese a seguito della recente visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese
Xi, è organizzato da China National Garment Association, la maggiore associazione moda in Cina di tutto il comparto e controllata del Governo.
Hangzhou è la capitale dello Zhejiang ed è oggi considerata una delle città più industrializzate e all’avanguardia del mondo,
a soli 35 minuti da Shanghai. Centro di sviluppo industriale, informatico, tessile e dell'abbigliamento con oltre 15 università
ed 8 politecnici, ha ospitato l'ultimo G20 ed è anche sede del colosso Alibaba.
Gli organizzatori
L’evento - patrocinato dal ministero degli Esteri italiano - è realizzato e voluto da China National Garment Association,
China Fashion Association e China National Textile Council. Dall'Italia interverrà una delegazione di rappresentanti delle maggiori istituzioni moda
oltre che designer e aziende.
Durante il Summit verrà illustrato l'attuale scenario del settore in Cina, attraversato negli ultimi dieci anni da importanti
cambiamenti determinati da un consumatore in costante sviluppo, più evoluto e consapevole, che ricerca nei prodotti un mix
virtuoso di qualità made in Italy, design, innovazione e pricing.
Gli intenti
Francesco Fiordelli, referente ufficiale per le relazioni tra China National Garment Association e l'Italia, spiega: «Negli
ultimi dieci anni il mercato cinese è cambiato drasticamente. Dieci anni fa molti player del lusso internazionale crescevano
in Cina a doppia cifra spinti dalla sola forza del brand e dalle gigantesche dimensioni del territorio. Il mercato di fronte
a cui ci troviamo adesso è composto sempre più da un nuovo ceto medio, evoluto e strutturato, i cui comportamenti di acquisto
hanno un indirizzo più preciso e totalmente diverso da quello di allora. Ecco la necessità, dopo gli ultimi accordi siglati
in questo periodo lungo la nuova via sella seta, di fare un punto della situazione, per supportare soprattutto quelle aziende
che non hanno ancora una affermata struttura distributiva in Cina e che desiderano immettersi o sviluppare il proprio business
nel territorio in modo incisivo».
Temi al centro del dibattito globale
L'obiettivo che si propone il summit è inoltre di promuovere una conversazione tra i player di questi due importanti mercati,
per trovare una linea comune per rispondere oggi alle esigenze di domani, in modo efficace e approfondito nonché fare chiarezza
su molto degli aspetti sensibili quali l’eco-sostenibilità della filiera.
© Riproduzione riservata