I protagonisti della rivoluzione digitale – partita dalla California, come molte altre rivoluzioni degli scorsi decenni e
che da lì continua a propagarsi nel mondo, evolvendo a sua volta insieme alla Silicon Valley che la ospita – hanno avuto
un assaggio dell’Italia più affascinante, quella dei borghi. Per qualche giorno, dal 23 al 25 maggio, sono stati ospiti di Brunello Cucinelli in Umbria e di un borgo molto speciale, Solomeo, che l’imprenditore ha salvato dalla possibile decadenza scegliendolo come sede della sua azienda, della scuola dei mestieri,
di un teatro. Un progetto cresciuto negli anni e che nel 2018 ha compiuto 40 anni “regalandosi” una nuova parte dedicata alla
rigenerazione del verde che circonda Solomeo (si veda il reportage del 5 settembre 2018: Brunello Cucinelli celebra i 40 anni del suo «capitalismo umano» rinnovando il progetto Solomeo).
La gratitudine di Cucinelli
Più volte invitato a parlare a eventi e incontri nella Silicon Valley, Cucinelli questa volta ha fatto da ospite, chiedendo
a leader della rivoluzione digitale di attraversare l’oceeano e l’Italia e recarsi a Solomeo, a un’ora circa da Perugia, per
partecipoare a quello che l’imprenditore ha chiamato “Simposio dell’anima e dell’economia”. Tra questi: Ruzwana Bashir, fondatrice e ceo di Peek.com, Jeff Bezos, fondatore, presidente e ceo di Amazon.com, Dick Costolo, imprenditore, già ceo di Twitter, Reid Hoffman, co-fondatore e presidente esecutivo di LinkedIn, Drew Houston, ceo e fondatore di Dropbox, Lynn Jurich, co-fondatore e co-ceo di Sunrun, Nirav Tolia, co-fondatore di Nextdoor, mentre Marc Benioff di Salesforce non era presente fisicamente, ma ha mandato una lettera aperta a tutto il gruppo.
«Ringrazio questi ragazzi, che io considero i giovani Leonardo del terzo millennio, per essermi venuti a trovare, graditissimi
ospiti, qui, nel nostro Solomeo, Borgo dello Spirito, sede e sorgente di ogni mio sogno, luogo ove cerchiamo di custodire
il più alto ideale di una economia nutrita di umanità – ha detto Cucinelli –. Lo considero un grande onore. Insieme, in questi
giorni di amicizia e di raccoglimento, abbiamo confermato il rispetto, la custodia e la propagazione di tutto ciò che in ogni
tempo fu considerato il più profondo tesoro dei popoli, la più alta testimonianza della nobiltà originaria dell’uomo, l’indice
supremo del sentimento di libertà e di dominio morale: l’anima.
E noi, che ogni giorno trattiamo le cose dell’economia, ci siamo avvicinati agli ideali nei quali crediamo profondamente con
l'eleganza di un nobilissimo dialogo. Le nostre idee per il futuro sono idee di un domani reso gioioso da una tecnologia ancella
dell’umanità».
Una visione diversa dell’economia
Brunello Cucinelli ha sempre avuto una visione “alternativa” dello sviluppo economico e del ruolo che un’azienda dell’alta
gamma può avere nella società. «L’anima che alimenta l’economia, prima che un’idea, fu un sogno e un dono di vita. Se mai l’anima fu commossa nell’ideale,
ecco, in questi giorni l’abbiamo sentita in ognuno dei nostri cuori – sottolinea –. Se mai l’umanesimo è rinato nel cuore
di persone dei nostri tempi, ecco, in questi giorni abbiamo vissuto tale felicissimo evento. Il nostro pensiero è rivolto
al domani dei nostri figli e di chi seguirà le nostre vite, respiro di un ardore affascinante. Per questo crediamo che sia
giusto non limitare i nostri sogni, ma progettare per secoli, per millenni».
© Riproduzione riservata