L’attesa è finita: nelle ultime settimane se n’è parlato molto e ora ci siamo, iniziamo i Mondiali di calcio femminili. Non sono i primi, ma secondo molti osservatori, commentatori e giornalisti sportivi, saranno quelli della svolta: il calcio femminile sconta differenze e discriminazioni ancora maggiori, rispetto a moltissimi altri sport, se confrontato con il calcio maschile. Forse anche per questo oggi la maggior parte dei quotidiani europei (e non solo) pubblicavano in prima pagina approfondimenti e fotografie dei Mondiali 2019, che si giocano in Francia. Tra le squadre favorite c’è quella americana, campione in carica (nel 2015 batté in finale il Giappone): due settimane fa il settimanale Time ha messo in copertina Alex Morgan, capitano della nazionale, definendola “The Equalizer”. Gli Stati Uniti hanno investito molto nel calcio femminile (soccer, per distinguerlo dal football) e nei licei è spesso la prima scelta come attività sportiva collaterale da parte delle ragazze.
In Italia il più attento, a guardar bene, sembra Giorgio Armani, che ha creato le gli abiti formali delle calciatrici italiane,
nell’ambito dell’accordo quadriennale che lo stilista ha firmato lo scorso marzo con la Figc (Federazione italiana gioco calcio).
In qualità di Fashion luxury outfitter, con il marchio Emporio Armani, lo stilista sigla il guardaroba delle Azzurre –
oltre che della Nazionale maschile e dell’Under 21 – che comprende abito, camicia e soprabito.
La caratteristiche della “divisa formale”
In linea con lo stile del marchio, la divisa è formale ma confortevole: il jersey è il materiale scelto, comodo e pratico
e i capispalla sono utilizzabili in più stagioni grazie agli interni staccabili. Si aggiungono scarpe, accessori – borsone,
zaino, cintura e piccola pelletteria – e gli occhiali, sempre del marchio Emporio Armani.
Il legame di Giorgio Armani con il calcio
Negli anni lo stilista ha collaborato con la Nazionale di calcio inglese e con alcuni importanti club, come Newcastle United,
Chelsea e Bayern Munich, firmandone le divise ufficiali. Per le sue campagne ha scelto in più occasioni i volti di campioni
come Cristiano Ronaldo, David Beckham, Kakà, Luis Figo, Fabio Cannavaro, Andriy Shevchenko, accanto a protagonisti di altri
sport, come Rafael Nadal, Federica Pellegrini e Filippo Magnini. «Questo accordo mi rende particolarmente felice – ha commentato
Armani –. Torno al calcio dopo l’esperienza con il Chelsea e con il Bayern, e torno a vestire la Nazionale italiana, per la
quale disegnai le divise dei Mondiali 1994. Sono orgoglioso di collaborare con la FIGC e di offrire ai nostri atleti la mia
idea di formalità morbida, di praticità elegante. Ho creato un guardaroba coerente con il mio stile, pensato per atleti in
continuo movimento. È un altro modo di portare l’italianità nel mondo».
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