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3/5 Grecia dentro o fuori / 18 giugno

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    È davvero il D-day per la Grecia. In Lussemburgo infatti si tiene l'incontro dell'Eurogruppo che dovrebbe tentare di superare l'impasse sul negoziato dopo il fallimento di domenica a Bruxelles. L'obiettivo dei colloqui è cercare di sbloccare le trattative fra il governo ellenico e le istituzioni creditrici sul piano di riforme in vista delle scadenze di fine giugno, il rimborso da 1,6 miliardi al Fondo monetario e la fine del secondo programma di salvataggio che prevederebbe un esborso di 7,2 miliardi per tenere a galla l'economia greca, alle prese con una nuova fase recessiva. La maggior parte degli osservatori ritiene che queste riunioni siano l'ultima occasione per arrivare almeno a una bozza di accordo sul caso Grecia. Anche se la riunione è riservata ai ministri delle Finanze, da più parti si è manifestata la richiesta che eccezionalmente vi partecipi il premier greco Tsipras, il quale però ha in agenda negli stessi giorni un viaggio a San Pietroburgo, dove discuterà della partecipazione di Atene al gasdotto russo-turco che dovrebbe portare il gas russo attraverso il Mar Nero nelle sponde turche e poi passare nella Tracia greca per diramarsi nei Balcani. Atene potrebbe ricevere vantaggi finanziari con l'incasso delle commissioni per il passaggio nel suo territorio di gas.

    L'indomani (19 giugno) la Grecia ha altre scadenze di natura finanziaria: ha infatti bisogno di rifinanziare 1,6 miliardi di euro in t-bills, bond a sei mesi. Atene deve anche rimborsare 85 milioni di interessi sui bond detenuti dalla Bce.

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