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5/8 Un autunno di elezioni/ 25 ottobre: Argentina, in gioco anche i…

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    5/8 Un autunno di elezioni/ 25 ottobre: Argentina, in gioco anche i soldi di tanti risparmiatori italiani

    Finisce l'era di Christina Fernandez de Kirchner, la presidente in carica dal 2007 e giunta in scadenza di secondo mandato. A contendersi la successione nelle elezioni del prossimo 25 ottobre saranno molto probabilmente Daniel Osvaldo Scioli, sostenuto da partito della presidente Fronte per la vittoria, e Mauricio Macrì, leader della colazione dei partiti di opposizione. Macrì è da sempre fortemente critico verso le politiche populiste portate avanti in questi anni dalla Kirchner. Ha promesso che se verrà eletto ristabilirà l'indipendenza delle istituzione del paese, a cominciare dall'istituto di statistica, le cui stime ufficiali sull'inflazione sono ritenute manipolate. L'impegno è anche per la rimozione dei limiti ai movimenti di capitale introdotti dalla Kirchner per tentare di arginare la fuga di capitali. È molto probabile che se eletto Macrì cercherà un accordo con i possessori di titoli argentini, una partita che può valere fino a 25 miliardi di dollari. Al momento la situazione è di completo stallo con pagamenti che arrivano saltuariamente e con il contagocce per i possessori dei bond ristrutturati tra cui ci sono anche circa 400 mila risparmiatori italiani.

    È sempre muro contro muro tra Buenos Aires e i possessori di bond originari, in prevalenza hedge funds, che secondo la giustizia statunitense hanno diritto al rimborso integrale dei titoli e con priorità rispetto ai ristrutturati. Non è comunque da escludere che anche Scioli possa mostrare un atteggiamento meno intransigente rispetto alla Kirchner che ha sfruttato il tema dei “fondi avvoltoi” anche per rafforzare il suo consenso. L'impasse totale non conviene a nessuno, neppure all'Argentina, che evita di sborsare dei soldi ma a cui è di fatto precluso l'accesso ai mercati finanziari internazionali.

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