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Draghi: prioritario completare unione bancaria Eurozona

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il presidente bce a londra

Draghi: prioritario completare unione bancaria Eurozona

Per i Paesi dell'Eurozona è «quasi innegabile» che serva una maggiore governance comune e una maggiore integrazione istituzionale, e oggi «questo significa che la priorità è completare l'unione bancaria» con un unico meccanismo di risoluzione e assicurazione sui depositi. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento al Bank of England Open Forum 2015, a Londra.

«Più vogliamo che i confini dei mercati siano aperti, più riconosciamo il potenziale dei mercati integrati nel generare contagi finanziari e in taluni casi instabilità, più abbiamo bisogno di istituzioni globali per regolare i mercati stessi», ha affermato inoltre Draghi. «A qualsiasi mercato completamente liberalizzato serve una governance. Questo ragionamento vale a maggior ragione per l'Europa e soprattutto per i Paesi che condividono la moneta e un mercato comune, un'unione irrevocabile e basata su valori e radici condivisi ma anche sulla mutua vulnerabilità - ha ribadito -. Per questi Paesi è dunque ancora più importante realizzare a pieno e in tutti i suoi aspetti l'unione economica e finanziaria».

«Singoli governi non sufficienti a garantire da abusi concorrenza»
«I governi nazionali, o le singole istituzioni giudiziarie - ha proseguito Draghi - non possono da sole fornire piena protezione ai loro cittadini contro l'abuso dei diritti di proprietà o contro ogni forma di competizione scorretta che può sorgere all'estero. Né possono da soli proteggere i diritti dei cittadini a svolgere attività all'estero senza impedimenti dovuti a restrizioni protezionistiche». «Per avere un mercato veramente libero - ha proseguito - è necessario che esista un potere giudiziario che possa far rispettare il diritto sopra ogni cosa, ovunque e che abbia giurisdizione sull'intero mercato».

La necessità per il mercato, accanto a un potere giudiziario unico, di avere un potere legislativo che stabilisca le norme che regolano i mercaeti e di un potere esecutivo che faccia rispettare tali norme fa sì che «un vero mercato aperto e libero», ha aggiunto Draghi, possa essere solo «una costruzione politica».

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