Dodici operatori umanitari sono morti nella provincia di Aleppo durante un bombardamento che ha sancito la fine della brevissima tregua che era stata dichiarata otto giorni fa dopo l’accordo tra Stati Uniti e Russia. Lo ha reso noto l’osservatorio per i diritti umani. Subito dopo la rottura della tregua sono ripartiti intensi raid aerei governativi siriani su Aleppo est, la parte controllata dagli insorti dove rimangono circa 300mila civili. In particolare è stato attaccato un convoglio di aiuti umanitari, come confermato dal portavoce dell’Onu, Farhan Haq. Nell’attacco sono morti 12 operatori umanitari. «È scandaloso che il convoglio sia stato attaccato mentre scaricava gli aiuti» ha detto Jan Egeland, coordinatore degli aiuti umanitari dell’ufficio dell’inviato dell’Onu per la Siria.
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