Il verdetto scava un solco ancora più profondo tra i due schieramenti. I sostenitori di Brexit hanno già accusato “i giudici non eletti” di voler tradire la volontà popolare, mentre i sostenitori di Remain sottolineano che non è una vittoria per la Ue ma per la democrazia britannica basata sulla sovranità del Parlamento. Il clima politico si fa ancora più caldo. Un deputato laburista, Owen Smith, ha già chiesto un secondo referendum. Altri chiedono elezioni anticipate per avere un Governo legittimamente eletto a condurre i negoziati con Bruxelles. La May non è stata eletta, ma era stata nominata premier in luglio in seguito alle dimissioni di David Cameron dopo il referendum.