Sarà anche il nuovo Occupy Wall Street, come ha scritto oggi su twitter Julian Assange. Ma il bitcoin viene anche utilizzato come veicolo per finanziare organizzazioni terroristiche. È questa l’accusa con la quale la procura di New York ha disposto l’arresto di Zoobia Shanhaz, una 27enne residente a Brooklyn.
Secondo l’accusa, tra il marzo e il luglio di quest’anno la donna ha ottenuto alcune carte di credito e un prestito bancario di 85mila dollari per acquistare dei bitcoin usati in seguito per finanziare l’Isis. La transazione illecita è avvenuta attraverso società fantasma create in Pakistan, Cina e Turchia con destinazione finale il sedicente stato islamico. In luglio Shanhaz ha cercato di trasferirsi in Siria, ma è stata fermata all’aeroporto Jfk di New York mentre si stava imbarcando su un volo per Islamabad. Secondo il procuratore di Brooklyn Bridget Rohde l’accusa più pesante, quella di truffa bancaria, può portare a una condanna fino a 30 anni di reclusione.
IL DOSSIER BITCOIN E CRIPTOVALUTE
Sul mercato continua a salire
Questo mentre sul mercato il bitcoin continua a crescere: oggi ha toccato la cifra record di 17.751 dollari sul Bitstamp Exchange di Lussemburgo, in aumento dell’8% rispetto a ieri. E mentre l’Associazione sudcoreana dei blockchain - che rappresenta il database noto come il «registro contabile» dei bitcoin - ha annunciato oggi nuove misure per incrementare la trasparenza degli scambi nella criptovaluta: gli utenti potranno comprare e vendere bitcoin solo dopo che la loro identità è stata confermata attraverso istituzioni finanziarie tradizionali come le banche. In Corea del Sud la bicoin-mania ha in effetti contagiato famiglie e studenti, tanto che si moltiplicano i casi di persone che scaricano app sugli smartphone per cercare profitti facili con la criptovaluta. Domenica scorsa bitcoin ha debutato sul mercato dei dericati al Cboe di Chicago, mentre tra due giorni sarà trattato anche sul più grande exchange del Cme.
Assange: bitcoin è la nuova Occupy Wall Street
Intanto cresce il fronte dei sostenitori del bitcoin in quanto grimaldello contro la grande finanza. A unirsi al coro è Julian Assange, il fondatore di Wikileaks rifugiato nell’ambasciata di Londra dell’Ecuador dal giugno 2012 per sfuggire alla richiesta di estradizione negli Usa. A suo avviso, il bitcoin è il n uovo Occupy Wall Street, il movimento nato nel 2011 all’apice della grande crisi per contestare gli abusi della finanza mondiale,
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