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Terremoto Auto: licenziati Wagoner (Gm) e Streiff (Psa)

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Mercato e industria

Terremoto Auto: licenziati Wagoner (Gm) e Streiff (Psa)

L'amministratore delegato di General Motors, Rick Wagoner, lascia il timone della società su richiesta della Casa Bianca: come precondizione per la concessione di nuovi aiuti in favore del colosso di Detroit, l'amministrazione Obama ha chiesto e ottenuto la testa di Wagoner, che dice addio dopo otto anni come amministratore delegato e un'intera carriera (dal 1977, anno in cui è uscito dalla Harvard Business School) spesa in Gm.

La General Motors ha confermato le dimissioni di Wagoner e la sua sostituzione con Fritz Henderson, finora direttore sviluppo del gruppo. «Rick Wagoner lascia le sue funzioni di presidente e amministratore delegato con effetto immediato», ha dichiarato il gruppo in un breve comunicato questa mattina annunciando la sua sostituzione con Fritz Henderson, 50 anni. Henderson era stato nominato nelle sue attuali funzione nel 2008. In precedenza era direttore finanziario del gruppo.

In un'intervista alla Cbs il presidente Obama aveva spiegato che per uscire dalla tempesta «occorrono i sacrifici di tutti, manager, fornitori, dipendenti, azionisti. Ma i costruttori non hanno ancora fatto abbastanza». In cambio degli aiuti Gm e Chrysler, aveva detto Obama, devono compiere «serie ristrutturazioni. Quello che vogliamo far capire è che vogliamo un'industria automobilistica di successo. Ma deve essere realisticamente disegnata per affrontare la tempesta in atto e uscirne più competitiva di quanto non lo sia ora».

Wagoner è stato nominato amministratore delegato di Gm nel giugno del 2000: da allora il titolo ha perso circa il 98% del suo valore passando da circa 60 dollari a poco più di 1,2 dollari. Solo negli ultimi quattro anni Gm ha accumulato perdite per 82 miliardi di dollari e all'inizio di quest'anno ha perso il titolo di prima casa automobilistica al mondo per vendite, superata da Toyota.

La notizia della staffetta ai vertici di Gm arriva a poche ore dalla caduta di un'altro big dell'industria automobilistica: sull'altra sponda dell'Atlantico Peugeot ha annunciato l'uscita dell'amministratore delegato Christian Streiff: «Date le straordinarie difficoltà a cui l'industria automobilistica si trova a far fronte, il board ha deciso all'unanimità che un cambio della leadership era necessario», ha spiegato il presidente del cda Thierry Peugeot. Streiff, che aveva preso la guida del secondo sostruttore automobilistico europeo nel febbraio 2007, lascerà le redini di Peugeot immediatamente, il suo posto sarà preso da giugno da Philippe Varin, ceo della britannica Corus.

Streiff ha parlato, attraverso un comunicato rilasciato domenica sera, di decisione «incomprensibile», dal momento che «la decisione del consiglio di sorveglianza di Psa arriva proprio nel momento in cui i risultati delle scelte intraprese dall'azienda negli ultimi due anni permettono al gruppo di essere pronto a fronteggiare la crisi». Certo la famiglia Peugeot, che detiene il pacchetto di maggioranza, aveva digerito molto malvolentieri i massicci aiuti di Stato (3 miliardi di euro) che avevano messo anche la casa del Leone (Peugeot) del Double Chevron (Citroen) sotto tutela.

Gli addii di Wagoner e Streiff seguono il cambio della guardia annunciato in casa Toyota dove, dopo una lunga parentesi di 14 anni, la famiglia Toyoda torna al timone dell'azienda con Aiko Toyoda che assumerà l'incarico di ad da giugno. (Al.An.)

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