Motori24

Opel, Magna punta al 50% con l'appoggio dei sindacati

  • Abbonati
  • Accedi
INDUSTRIA

Opel, Magna punta al 50% con l'appoggio dei sindacati

Il gruppo austro-canadese Magna International ha presentato una «prima interessate bozza di piano» per un possibile ingresso nel capitale della Opel. Lo ha detto oggi il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guettenberg (Csu), durante una conferenza a Berlino. Il ministro, che ha incontrato questa mattina nella capitale i vertici della Magna, ha confermato che anche la Fiat ha presentato un piano per un possibile investimento nella Opel.

Nel corso di un incontro a Berlino col ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, il fornitore austro-canadese ha schizzato il suo piano di rilancio dell'azienda automobilistica tedesca. Ed è un piano che non lascia indifferente la Berlino politica, che già nei giorni scorsi aveva fatto trapelare una certa simpatia per Magna. La società ha presentato una bozza di progetto «interessante», ha commentato zu Guttenberg al termine della riunione. Il piano va però adesso completato con dei dati concreti, ha aggiunto, criticando il fatto che finora Gm non ha fornito numeri precisi sulla situazione della sua controllata.

Zu Guttenberg ha evitato comunque di rivelare i dettagli del progetto di Magna. Dettagli che sono arrivati invece dal governatore della Renania-Palatinato, Kurt Beck. In un'intervista al sito del quotidiano Frankfurter Rundschau Beck ha spiegato che il fornitore austro-canadese punta a rilevare oltre il 50% di Opel. In concreto, ha affermato Beck, Magna vuole acquisire direttamente una partecipazione del 19,1%, più ulteriori quote attraverso alcune sue controllate, così da assicurarsi la maggioranza di Opel. Gm, al contrario, manterrebbe una quota di circa il 40%, «o forse del 45%». Si tratta di una «proposta molto interessante», ha commentato Beck, che ne ha discusso al telefono col numero uno di Magna, Siegfried Wolf. Anche secondo il quotidiano canadese Globe and Mail la società dovrebbe acquisire la maggioranza di Opel, in una transazione che lascerebbe a Gm una quota del 45%. L'oligarca russo Oleg Deripaska ha invece smentito, per bocca di un portavoce, di essere interessato ad Opel, come scriveva il Globe and Mail.

Secondo l'Handelsblatt, comunque, nella partita Opel resterebbe anche Fiat. Il Lingotto avrebbe non solo offerto rassicurazioni sui quattro impianti tedeschi dell'azienda, ma si sarebbe detto disposto a costruire in futuro la Punto anche nello stabilimento Opel di Eisenach (in Turingia).

In ogni caso il piano di Magna si differenza in gran parte da quello di Fiat. Si tratta di due progetti «molto diversi», ha puntualizzato oggi zu Guttenberg. I dipendenti di Opel hanno già chiarito di preferire la bozza di Magna. Dopo aver annunciato nei giorni scorsi il suo no a Fiat, il responsabile del consiglio di fabbrica di Opel, Klaus Franz, ha ribadito oggi all'Handelsblatt che le presunte concessioni del Lingotto «non cambiano nulla nella nostra posizione, che resta contraria». Anche il vice cancelliere e ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, ha fatto sapere di aver avuto un'impressione «molto positiva» dopo un colloquio col fornitore austro-canadese.

Magna, il "gigante" poco noto dell'auto

© Riproduzione riservata