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VW attacca Magna-Opel: «C'è conflitto di interessi»

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VW attacca Magna-Opel:
«C'è conflitto di interessi»

Volkswagen all'attacco. La casa di Wolfsburg, primo costruttore europeo, ritiene che esista «un conflitto di interessi» nell'acquisizione di Opel da parte di Magna. Un portavoce della casa di Wolfsburg ha indicato che «noi di Volkswagen seguiremo con estrema attenzione gli sviluppi» della vicenda anche perché «per il salvataggio di Opel vengono utilizzati in grande quantità i soldi dei contribuenti. Speriamo che vengano realmente raggiunti risultati sostenibili e di successo». Il gruppo di componentistica austro-canadese dovrebbe chiudere l'accordo con Opel entro il mese di settembre.

La conferma è arrivata dall'ad di Magna, Siegfried Wolf, al termine di un incontro con i vertici di Gm nel quartier generale di Ruesselsheim. Tuttavia proseguono le polemiche interne anche al blocco istituzionale che ha scelto di escludere Fiat dalla corsa per Opel a favore dell'alleanza tra Magna e i russi di Gaz e Sberbank. ieri la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva espresso le sue perplessità. Il leader del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, che è anche numero due del consiglio di sorveglianza della casa di Ruesselheim ha dichiarato è stata imboccata «la strada buona», anche se la casa tedesca e suoi dipendenti hanno «un percorso difficile» di fronte a sé. Franz ha sottolineato «il difficile futuro» sopratutto delle fabbriche di Bochum (nel Land del Nordreno Vestfalia), Luton (Gran Bretagna) e di Anwerpen (Belgio). L'obiettivo del sindacato è evitare il più possibile licenziamenti e chiusure di impianti. Quanto sarà possibile, ha aggiunto Franz, non è sicuro al momento attuale.

Opel, in ogni caso, ritornerà all'utile soltanto tra quattro anni. Questa la stima di Frank Stronach, presidente di Magna. La nuova Opel, ha aggiunto, uscirà dal rosso con una nuova gamma di prodotti entro tre anni e nel quarto sarà in utile. Parlando in Canada, Stronach ha detto ai giornalisti che a fine anno saranno importate e vendute in Canada auto marchiate Opel e che nei prossimi anni verranno prodotti modelli Opel anche in Canada. Nessuna precisazione comunque sulla tempistica. Le auto Opel non andranno invece negli Usa. La casa tedesca non sarà concorrente dell'ex capogruppo General Motors, ha concluso Stronach, non escludendo comunque che dopo un paio d'anni la situazione potrebbe cambiare.

Magna punta infine a garanzie concesse dallo Stato austriaco fino a 300 milioni di euro. Lo afferma il quotidiano di Vienna Der Standard, che cita fonti vicine al dossier secondo le quali il fondatore e presidente di Magna, Frank Stronach, avrebbe già incontrato a questo proposito il ministro austriaco delle Finanze, Josef Proell, che ritiene possibile che lo Stato austriaco possa sostenere Magna nell'operazione Opel concedendogli garanzie fino a 300 milioni.

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