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Euro 5, dal 1 settembre scatta l'obbligo per i costruttori di auto

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Euro 5, dal 1 settembre scatta l'obbligo per i costruttori di auto

Da domani martedì primo settembre tutte le omologazionì, cioè i nuovi modelli di veicoli o le nuove versioni di modelli già esistenti, dovranno rispettare la normativa europea anti-inquinamento che prevede nuovi e più rigidi limiti di emissioni rispetto alla precedente 'Euro 4'.
Chi possiede un modello 'Euro 4', comunque, può stare tranquillo: anche l'anno prossimo potrà circolare liberamente nelle giornate di blocco del traffico, e semmai il problema si potrebbe verificare (ma non è detto) dal primo gennaio 2011, quando nelle concessionarie ci saranno esclusivamente automobili Euro 5. «Fino a quella data, infatti - spiega Antonio Cernicchiaro, direttore delle relazioni istituzionali dell'Unrae, l'associazione che rappresenta le case automobilistiche estere in Italia - potranno essere ancora vendute auto Euro 4, purchè non si tratti di nuovi modelli o di nuove versioni di modelli già in circolazione».
Di auto Euro 5, intanto, se ne vedono già da tempo in giro in Italia: secondo i dati dell'Unrae, nei primi sei mesi dell'anno ne sono state immatricolate 125.951 e i modelli più venduti sono Fiat 500 (23.901, sempre nel primo semestre), Volkswagen Golf (22.786) e Fiat Grande Punto (11.237). Seguono Audi A4 (7.938 unità), Alfa Romeo Mi.To (5.134) e Lancia Delta (4.647).
Attualmente le case automobilistiche che offrono in Italia più modelli Euro 5 sono Mercedes (13), Volkswagen e Opel (8) e Bmw (7). Seguono, con 5 modelli ciascuna, Toyota e Fiat. Il Lingotto, oltre a 500 e Grande Punto, offre Bravo, Idea e Sedici. C'è poi Alfa Romeo con 4 modelli (Mi.To, 159, Brera e Spider), mentre Lancia ne offre 2 (Delta e Musa). Ci sono poi alcune auto 'Euro 6' (la normativa più severa dell'Euro 5 entrerà in vigore dal 1/1/2015) ma si contano sulla 'punta delle dità: tra queste la Bmw 330d, mentre le Mercedes R, ML e GL 320 'hanno tutte le potenzialità per rispettare la normativa, come spiega la casa di Stoccarda.
Rispetto alla normativa Euro 4, l' Euro 5 prevede, per i motori diesel, una riduzione dell'80% del particolato (dai 25 mg/km degli Euro 4 ai 5 mg/km degli Euro 5) e del 28% degli ossidi di azoto emessi (da 250 mg/km a 180) e per i motori a benzina un calo del 25% degli ossidi di azoto (da 80 mg/km a 60). Confermati i limiti per altri due inquinanti (monossido di carbonio per benzina e diesel, idrocarburi totali per benzina), mentre viene fissato, per i motori a benzina, il tetto di 68 mg/km per gli idrocarburi non metanici.
Anche dal primo gennaio 2011, comunque, potrebbe continuare ad essere immatricolato qualche veicolo Euro 4. «Le case automobilistiche - ha aggiunto Cernicchiaro - potranno infatti chiedere una deroga per il 10% dell'immatricolato dell'anno precedente. In alternativa potranno essere immatricolati tutti i veicoli Euro 4 che abbiano una dichiarazione di conformità purchè sia stata rilasciata massimo tre mesi prima della scadenza del primo gennaio 2011».
Alcuni automobilisti potranno poi convertire la loro auto Euro 4 in Euro 5. «Gli Euro 4 più recenti - ha sottolineato il direttore relazioni istituzionali dell'Unrae - emettono praticamente gli stessi inquinanti degli Euro 5. Per chi li possiede, c'è la possibilità di passare all'Euro 5 al semplice costo di aggiornamento della carta di circolazione, pari a 80-100 euro. L'invito è quello di rivolgersi al concessionario per sapere se il proprio modello ha le caratteristiche richieste per la conversione». Per tutti gli altri Euro 4, invece, la trasformazione in Euro 5 non è conveniente dal punto di vista economico.

Tabella / I limiti da Euro 0 a Euro 6

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