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Se l'ausiliario è dipendente comunale multe anche fuori dai parcheggi

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CONTRAVVENZIONI

Se l'ausiliario è dipendente comunale multe anche fuori dai parcheggi

  • –di Francesco Machina Grifeo

L'ausiliario del traffico non sempre trova il limite delle strisce blù. Se è anche dipendente comunale, infatti, può elevare contravvenzioni per divieto di sosta su tutto il territorio comunale.

Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 22676/2009 (pubblicata su www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com), accogliendo il ricorso del comune di Civitavecchia contro un'automobilista che aveva parcheggiato in divieto di sosta in una strada pubblica.

In primo grado, il giudice di pace aveva annullato la contravvenzione sulla base del fatto che la zona non rientrava all'interno del capitolato per la gestione dei parcheggi municipali e dunque era fuori dall'ambito di azione dei cosiddetti "vigilini". Per i giudici di Piazza Cavour, al contrario, siccome il verbalizzante, come indicato nella sentenza, era "un dipendente comunale con attribuzioni di ausiliario del traffico", e non un dipendente di una società esterna né un ispettore dell'azienda di trasporto pubblico, non rientrava nelle limitazioni di competenza previste per queste due categorie. E cioè l'area dei parcheggi, per i semplici ausiliari, e le corsie riservate al trasporto pubblico, per gli ispettori.

Secondo la legge 127/97, infatti, i comuni possono con un provvedimento del sindaco, attribuire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta sia a dipendenti comunali che a dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, per questi ultimi però limitatamente alle sole aree previste per i parcheggi. E le stesse restrizioni valgono per il personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico cui sono conferite funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione e sosta ma soltanto all'interno delle corsie riservate al trasporto.

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