Motori24

Con Citroën Ds3 ritorna la «dea»

  • Abbonati
  • Accedi
COMPATTE

Con Citroën Ds3 ritorna la «dea»

  • –di Marina Terpolilli

Non c'è tema di smentita, il 21 marzo prossimo con un "porte aperte" debutterà sul mercato italiano l'anti-Mini, la Citroën Ds3. Basta uno sguardo per intuire subito le potenzialità della piccola coupé francese lunga poco meno di quattro metri. Farà sognare i più giovani, i più intraprendenti e, perché no?, anche qualche yuppie d'annata. Il suo lancio non sarà però un'azione "revival" in ricordo della indimenticabile Déesse (DS19 e DS21), la «dea» prodotta dal 1955 al 1975 e legata allo scultore e designer italiano Flaminio Bertoni, che fa parte del patrimonio genetico di Citroën e significa: avanguardia, modernità e tecnologia. La Ds3, infatti, vuole solo riprenderne i valori di modernità, innovazione e seduzione, reinterpretandoli secondo il nostro tempo.

La DS3, emblema dell'anti-retrò e ben lungi dalla classica operazione nostalgia, sarà piuttosto il cavallo di Troia della casa francese per imporsi sul mercato o, meglio, il "grimaldello" con il quale Jean Philippe Imparato, direttore generale di Citroën Italia, potrà riuscire nel 2010 a centrare i suoi obiettivi, ovvero vendere 147.000 vetture e raggiungere una quota di mercato pari al 6%, naturalmente se il mercato tiene, incentivi o no. Non saranno, infatti, le 10.000 Ds3 destinate all'Italia a "fare numero"; questo modello, invece, ha il compito di dare lustro all'immagine del marchio francese che ha sposato appieno la nuova filosofia "Créative Tecnologie". La Ds3 si presenta come l'anti-Mini per eccellenza, per il glamour che si porta dietro nei soli 3,95 metri di lunghezza. Una vettura piacevole da guidare tutti i giorni, in città anche sull'asfalto sconnesso, grazie al sistema di sospensioni perfettamente equilibrato e in grado di assorbire tutte le asperità senza inficiare l'ottimo assetto sportivo, ben coadiuvato dallo sterzo asservito elettricamente, fin troppo preciso nel definire le traiettorie decise dal guidatore.

Nel circondario della "Ville Lumière", la Ds3 ha potuto dimostrare la sua attitudine ad affrontare strade guidate e piene di curve, dando estrema soddisfazione a chi siede al volante. In particolare il propulsore a benzina THP 150 Cv ha generosamente dato il meglio di sé: sempre pronto a scattare alla prima sollecitazione, brillante nelle accelerazioni da fermo e molto equilibrato in autostrada, dove "regge" i 130 km/h in sesta con un regime di 2.750 giri. La rumorosità nell'abitacolo è stata ridotta dai 3 ai 5 dB, assicurano in Citroën, grazie agli strati triplicati delle pellicole antirumore sistemate nel vano motore, ma pure sul tetto. Lo spessore dei vetri è stato aumentato per lo stesso motivo, mentre lo scarico regala una sonorità dal sapore sportivo a qualsiasi regime di giri. Il comfort a bordo non è da meno: omologata per cinque, ha un'ottima abitabilità per quattro con un bagagliaio notevole per la categoria (in particolare nel confronto con la Mini) di 285 litri ampliabile a 980 litri, se si viaggia in due.

Una volta al volante, si sente solo il desiderio di mettere in moto. Circondati da una plancia hi-tech in ottima plastica che sembra lamiera. Gli strumenti essenziali (tachimetro e contagiri) sono sempre ben leggibili, il terzo "oblo" contiene informazione relative al regolatore/limitatore di velocità e l'indicatore di cambiata, che suggerisce il momento ideale per cambiare marcia, assicurando una guida economica ed ecologica.

La sua forza è nella personalizzazione dal tetto alla carrozzeria, dalle conchiglie dei retrovisori ai cerchi, fino ai pomelli del cambio e della plancia, così come gli interni, che presentano otto varianti di finitura per la plancia, sette pomelli del cambio e tre tinte dei rivestimenti in pelle. Le combinazioni di colore scocca/tetto sono addirittura 38 e i cerchi sono 12. Inoltre è possibile scegliere degli adesivi esterni sul tetto tra i quattro temi stilistici Urban Tribe, Vibe, Zebra e Perle.

Fin dal lancio la Ds3 disporrà di cinque motori tutti Euro5: due diesel 1.6 HDi Fap da 90 e 110 Cv con cambio manuale a 5 e 6 rapporti e tre benzina quali il 1.4 VTi da 95 Cv, il 1.6 VTi 120 Cv (anche con cambio automatico) e il 1.6 THP 150 Cv. In quanto al contenimento delle emissioni di CO2, il fiore all'occhiello è rappresentato dal diesel 1.6 HDi Fap definito "99" per le sue emissioni contenute in soli 99g/km di CO2. I prezzi partono da 14.470 euro per il modello d'entrata, il 1.4 benzina che comprende comunque la personalizzazione bicolore del tetto, fino ai 19.500 euro per il top di gamma. A fine anno arriveranno il sistema Star&Stop e i nuovi cambi automatici robotizzati.


© Riproduzione riservata