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Auto verde in frenata senza l'aiuto pubblico

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INTERVENTO

Auto verde in frenata senza l'aiuto pubblico

  • –di Marina Terpolilli


Lo spirito ecologico della gran parte degli Italiani è spesso direttamente proporzionale all'entità degli incentivi erogati per l'acquisto dell'auto. Il boom delle automobili bi-fuel e ibride che si è scatenato nel corso del 2009 e che, di fatto, ha sostenuto il mercato, è dovuto infatti all'erogazione dei copiosi contributi statali (per altro recuperati abbondantemente dall'erario con il maggiore introito di tasse e di Iva).
La festa ora è finita e la data cruciale è quella del 28 febbraio, ultimo giorno utile per beneficiare almeno delle promozioni sostitutive intraprese autonomamente dalle diverse Case.

Gas e incentivi
Gli incentivi, infatti, non arriveranno, il ministro Scajola è stato chiaro e irremovibile. Resta solo una flebile speranza legata alle decisioni europee di Bruxelles, e in ogni caso qualora fossero ripristinati non saranno così generosi come quelli dello scorso anno e sicuramente verrebbero legati alle emissioni di CO2, come è stato fatto in altri Paesi europei. È facile dunque preconizzare un addio agli incrementi a tre cifre per le auto bi-fuel a gas e pure una caduta delle vendite delle ibride.

Il mercato
Nei primi due mesi di quest'anno saranno le Case a sostenere le vendite offrendo sconti che vanno a sostituire almeno in parte gli incentivi, ma dopo questa fatidica data, il rubinetto si chiuderà inesorabilmente. Una per tutti la dichiarazione di Roberto Matteucci amministratore delegato di General Motors Italia: «Avremmo preferito un'uscita graduale dagli incentivi, ma non sarà così. Manterremo la nostra promozione fino a fine febbraio con 1.500 euro di rottamazione e 1.500 per le auto bi-fuel a Gpl ma non potremo sopportare oltre tale esborso. L'abbiamo intrapresa come una soluzione ponte in attesa della decisione del Governo e comunque è a termine».
Il volto del mercato dunque cambierà di nuovo e profondamente.
«Il Gpl –continua Matteucci - senza incentivi tornerà a livelli naturali. Era il cresciuto del 357% lo scorso anno con una quota di oltre il 15% del mercato, non sarà più così. Benzina e diesel cresceranno di nuovo, per nostra fortuna disponiamo di una nuova gamma di motori con emissioni e consumi più contenuti". Stesso discorso per le auto a metano, quasi tutte nel carniere di Fiat: la previsione è quella di un calo fisiologico come per il Gpl.

Business elettrico
Un'altra grande incognita riguarda le auto elettriche. Tutti i costruttori si stanno operando per portarle su strada nel più breve tempo possibile: già dopo l'estate troveremo sul mercato le prime Mitsubishi i-MiEV e, a ruota, la Peugeot iOn e la Citroën C-Zero realizzate sulla stessa linea di montaggio e pronte per il terzo trimestre 2010. Considerando il costo di acquisto molto elevato e l'assenza cronica delle infrastrutture per la ricarica, però, l'esordio in Italia potrebbe essere ridotto ai minimi termini, o addirittura annullato.

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