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Rc Auto, gli italiani amano cambiare compagnia

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ASSICURAZIONI

Rc Auto, gli italiani amano cambiare compagnia


Le tariffe Rc Auto nell'ultimo anno sono rincarate mediamente del 14% a quota 734 euro. Solo nel quarto trimestre 2009 l'incremento medio è stato del 7,62 per cento. Inoltre, nello stesso periodo anche i trasferimenti dei contratti da una compagnia di assicurazione a un'altra sono cresciuti di numero: si parla di 2,4 milioni di passaggi, pari al 9,3% circa del totale dei contratti rispetto all'8% del 2008 e al 6,3% di quattro anni fa.
Sono alcune delle indicazioni che emergono dalla ricerca dell'Osservatorio Auto 2009 realizzato dall'Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni (Aiba), in collaborazione con Iama consulting, sulla base dei listini applicati dalle compagnie.
Dall'analisi, che non tiene conto di quelli che sono gli sconti applicati dagli agenti intermediari, emerge anche che le tariffe, dopo un periodo di calo tra il 2008 e i primi tre mesi del 2009, hanno ripreso appunto a crescere: da marzo a dicembre dello scorso anno i valori medi di ciascun contratto Rc Auto sono passati da 643 a 734 euro, con una differenza di 91 punti pari, appunto, a un aumento del 14,15 per cento.
Diverse le ragioni che hanno alimentato questo andamento. Intanto la pressione della crisi economica e la forte competitività del mercato, che si è tradotta in un'ampia gamma di soluzioni estremamente differenziate per prezzo, garanzie e condizioni. Di qui l'accelerazione del tasso di mobilità dei consumatori. Mobilità che, secondo il presidente dell'Aiba Francesco Paparella è, sì, aumentata in rapporto all'anno prima, ma resta abbondantemente al di sotto di quanto accade in altri paesi: il tasso medio di trasferimento in Europa si aggira sul 20%, con una punta del 50% in Gran Bretagna.
Altri fattori che hanno inciso sul riallineamento verso l'alto delle tariffe, sono il calo della raccolta verificatosi per il secondo anno consecutivo nel ramo Danni (da solo pesa per quasi la metà del giro d'affari del settore), nonché il fenomeno delle frodi, l'incertezza dei costi dei sinistri e gli effetti derivanti da alcune norme introdotte dalla legge n. 40/2007 (decreto "Bersani bis"). Norme che hanno deformato il sistema di bonus-malus, ovvero hanno inciso sulla possibilità di contrarre una nuova polizza acquisendo la classe di merito più bassa e, per le compagnie, di fare scattare il malus solo in caso di sinistro con responsabilità principale dell'assicurato.
Alla luce di tutto ciò, Paparella è dell'avviso che «l'estrema polverizzazione dell'offerta di prodotti auto finisce per disorientare il consumatore». Per ovviare a questa situazione e far sì che l'automobilista assicurato abbia un'assistenza valida, l'Aiba (www.aiba.it) propone il Check-It-Auto che vuole essere lo strumento tecnico che permette ai broker di effettuare in pochi minuti una panoramica completa delle soluzioni presenti sul mercato per ogni singolo cliente. Ora, tenuto conto che le condizioni di polizza dei prodotti presenti sul mercato sono molto diverse fra loro, l'Aiba ritiene che è insufficiente effettuare una comparazione basata unicamente sul prezzo. Ma è opportuno valutare attentamente quelle che sono le "clausole di rivalsa". (N.D.B.)

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