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K-Way Motus: l'anello mancante ibrido tra auto e moto

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AMBIENTE

K-Way Motus: l'anello mancante ibrido tra auto e moto

  • –di Marco Ferrando

C'era una volta (si fa per dire) il personal computer, capace di rivoluzionare il concetto stesso di informatica spalancandole le porte di casa. Quello che trent'anni fa è accaduto con il pc prima o poi dovrà capitare anche con i mezzi di trasporto, destinati a essere «addomesticati» e adattati alle abitudini e ai desideri di ogni singolo automobilista. Le parole chiavi? Flessibilità, sicurezza, ecosostenibilità ma anche divertimento nella guida. Che è esattamente quello che offre il K-Way Motus con le sue tre ruote (due davanti e una in coda), innovativo rappresentante made in Turin di una nuova classe di veicoli: i Personal commuting vehicle.
Il K-Way Motus, nasce dall'esperienza del dipartimento di Meccatronica del Politecnico poi trasferita a due spin-off insediati nell'Incubatore I3p (TTw e Actua), che ora hanno sedotto due marchi prestigiosi: il gruppo BasicNet di Marco Boglione, che – con il suo marchio K-Way – ha dato il nome al veicolo, e Giugiaro Design, dal quale è nato lo stile e la costruzione della pelle che riveste il mezzo.

«Con una larghezza poco superiore a quella di una moticletta e una lunghezza inferiore a quella di una Smart, K-Way Motus concilia la sicurezza e il comfort di un'automobile con il piacere di guida e la manovrabilità di una moto, il tutto nel rispetto dell'ambiente», spiega Stefano Carabelli, il docente che ha seguito il progetto sin dalle prime battute. Oltre alla forma, ciò che caratterizza il veicolo è la capacità di raggiungere in automatico un'inclinazione massima di 45 gradi mantenendo inserimenti in curva di tipo automobilistico; per guidarla non serve il casco e basta la patente B, mentre la trazione ibrida di tipo parallelo (il motore a combustione agisce sulla ruota posteriore mentre due motori elettrici sono direttamente inseriti nelle ruote anteriori) consente di ridurre i consumi senza impattare troppo sulle prestazioni: l'accelerazione da fermo è quella di un maxiscooter, mentre la velocità di punta arriva ai150 km/h. Il sistema composto da tre motori consente di percorrere 100 chilometri con poco più di due litri di carburante oppure, in alternativa, di muoversi per 25 chilometri a zero emissioni sfruttando la sola propulsione elettrica.

Il K-Way Motus è l'unico mezzo italiano che prenderà parte all'Progressive Automotive X Prize, la competizione organizzata dall'X Prize Foundation riservata a veicoli sicuri, producibili ed omologabili in grado di consumare meno di un gallone di carburante per 100 miglia (ovvero di percorrere più di 44 chilometri con un litro). La gara prenderà via il prossimo 26 aprile negli Stati Uniti presso lo storico circuito Michigan International Speedway, ma prima ancora il K-Way Motus sarà esposto al prestigioso Sae World Congress, a Detroit dal 13 al 15 aprile.

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