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PROGRAMMA LINGOTTO

Dalla Uno alla Giulia, fino ai suv di Jeep: ecco tutti i modelli del piano Fiat

  • –di Corrado Canali e Mario Cianflone

Il nuovo piano Fiat tutto è tranne che poco ambizioso. Sei milioni di auto prodotte su quattro piattaforme di cui tre strategiche per un totale di 34 nuovi modelli e 17 restyling entro il 2014 tra cui le nuove versioni Lancia Ypsilon che sarà una cinque porte e sarà lanciata nel 2011. Oltre alla nuova Alfa Romeo Giulia berlina e station wagon erede della 159 in vendita dal 2012. Entrambi i modelli saranno venduti anche negli Stati Uniti e segneranno il ritorno del marchio Alfa Romeo su quel mercato. Per la Linea è previsto un restyling nel 2011, mentre nel 2013 è previsto la nuova Punto Evo che sostituirà sia la Punto che la Grande Punto.

Quanto alla Bravo verrà sostituita da un nuovo modello dal 2013 che verrà proposta sia in versione berlina 5 porte che station wagon. Infine previsto il ritorno della Uno. Non solo nuovi modelli, ma anche nuovi motori, panali e inediti motori anche con tecnologia ibrida. Questa in sintesi la strategia di prodotto di Fiat annuncia all'Investor day che vede tra i punti fermi il rilancio dell'Alfa Romeo come marchio mentre la Lancia sarà completamente integrata a Chrysler in Europa con l'eccezione della Gran Bretagna dove la Lancia non è presente e Chrysler continuerà ad operare. Si conferma dunque che il marchio italiano diventerà in pratica una linea di allestimento.

Il Biscione, invece, che ha avuto l'onere con la Giulietta di dare il battesimo alla nuova architettura Compact, proseguirà la sua corsa anche con la Giulia, una vettura di categoria superiore. Per l'Alfa Romeo sono previsti complessivamente 7 nuovi modelli e 2 restyling. Si spera in questo modo di risolvere le sorti visto che per ammissione diretta dell'ad del gruppo Sergio Marchionne i risultati delle vendite di Alfa Romeo e Lancia sono ben al di sotto del target.

Con Jeep, l'italia sbarca nei suv e fuoristrada
Per quanto riguarda Jeep sono previsti tre nuovi modelli e altrettanti restyling. Il questo modo il marchio americano, icona e simbolo di suv e fuoristrada, si conferma centrale dell'operazione Chrysler visto permetterà alla Fiat espandere l'offerta in quella che, volenti o nolenti, rappresenta un settore strategico dell'industria dell'automobile Quella dei suv, dei fuoristrada e dei Crossover è infatti un'area di mercato dove il Lingotto esibisce un vuoto pressoché pneumatico visto che schiera solo la Sedici, clone della Suzuki SX e ulteriore figlio del matrimonio fallito con Gm, nonché l'Iveco Campagnola che però è più un veicolo militare e un fuoristrada puro che un Suv. E il mercato chiede, si veda il successo della Nissan Qashqai o della Ford Kuga, sempre più sport utility di taglia urbana e prezzo accessibile come il recente Peugeot 3008. Nel dettaglio è atteso un aggiornamento del mitico Wrangler, il lancio di un nuovo Suv di segmento C, in competizione con Nissan Qashqai e la nuova Cherokee.

Il ritorno della Uno
La casa italiana dovremmo dire italo-americana, visto il ruolo di Chrysler e del suo marchio Jeep, sta programmando sul fondamentale mercato brasiliano il ritorno della Uno. Si tratta di una utilitaria che a partire dal 2011 verrà prodotta, con alcune modifiche nella fabbrica serba di proprietà Zastava in vista del lancio anche in Europa. Ritorna così dopo 15 anni di assenza, un n nome simbolo. È una macchina sbarazzina e razionale destinata al mercato brasiliano dove prenderà il posto della Mille. È lunga 3.77 metri, larga 1.64 ed alta 1.49, mentre il passo misura 2 metri e 38. 290 sono invece i litri del bagagliaio. La nuova due volumi offrirà con una gamma motori composta da un 1000 cc da 70 CV e 91 Nm di coppia e da un 1400 cc da 95 CV e 121 Nm, entrambi a benzina ed appartenenti alla famiglia Fire.

I motori e il cambio doppia frizione
Al lancio dei nuovi modelli che il Gruppo Fiat ha in programma nei prossimi cinque anni si affianca uno sviluppo tecnologico destinato non solo alle vetture del Gruppo, ma anche a clienti esterni come Ford, GM, Peugeot, Citroen e Suzuki. Nei programmi di sviluppo dell'offerta di Fiat Powertrain Technologies c'è un nuovo motore turbo della famiglia dei bicilindrici TwinAir che sarà alimentato a metano e che, nella combinazione con la nuova trasmissione automatica a doppia frizione Dual Dry ospiterà una sezione ibrida. Il risultato è un taglio record delle emissioni, fino al 24. Con alimentazione a benzina questo motore di 900 cc permetterà di limitare a circa 80 g/km le emissioni di CO2.

Il motore è derivato dal Twin-Air, un propulsore che presentato all'ultimo salone di Ginevra debutterà su 500. Rappresenta lì estremizzazione del concetto di downsizing: cioè l'adozione di motori piccoli ad alte prestazioni ed emissioni ultra basse. Con soli 900 cc è capace a seconda delle versioni (aspirato o turbo) di erogare 65, 85 o 105 cavalli emettendo fino al 30% di CO2 in meno rispetto ad un motore di pari prestazioni. Si tratta di performance ottenute grazie all'adozione della tecnologia MultiAir. Il "motorino" di Fiat potrà diventare anche il cuore delle ibride del gruppo italiano accoppiato a un motore elettrico e l'alimentazione a metano ne amplifica le doti verdi.

Trasmissioni: arriva il doppia frizione
Fpt proporrà entro il 2014 un cambio a doppia frizione Dct in versione a sette rapporti, con una coppia massima supportabile sarà di 192 Nm, destinato ai modelli medio-piccoli. Punto di partenza il cambio a doppia frizione introdotto per ora sull'Alfa MiTo e da maggio anche sulla Giulietta. Il nuovo doppia frizione a 7 marce verrà abbinato un motorino elettrico per dar vita ad un modulo ibrido. "Questa sarà una novità assoluta", garantisce Altavilla. Questa versione 7 rapporti sarà abbinata, ad esempio, al nuovo bicilindrico TwinAir ed è prevista una riduzione del 24% nelle emissioni di CO2 nel ciclo urbano. Un esempio è presente a Torino: si tratta di una inedita 500 ibrida destinata in futuro ad entrare in gamma. Fiat Powertrain che come detto punta poi ad aumentare la vendita di motori e trasmissioni a clienti esterni fino ad aumentare il peso di questa voce in bilancio, passerà dagli attuali 300 milioni al miliardo e 600 milioni del 2014. I motori MultiAir saranno, inoltre, destinati anche a veicoli commerciali.

Le piattaforme
È stato riconfermato che tre saranno le piattaforme particolarmente importanti per Fiat e Chrysler: la Mini per il segmento A, Small per il B e Compact per segmenti C e D. La loro principale caratteristica sarà la modularità, cioè la capacità di adattarsi in modo flessibile a differenti vetture, con costi di sviluppo più bassi. La nuova Giulietta (che porta al debutto sulla nuova piattaforma modulare Compact ndr) per esempio è costata in ricerca e sviluppo la metà di quanto a suo tempo richiesto dalla Fiat Stilo. Inoltre, i pianali Mini e Small saranno utilizzati anche da Chrysler per nuovi prodotti nel segmento delle compatte.

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