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Un noleggio più lungo per aiutare il mercato

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INTERVENTO

Un noleggio più lungo per aiutare il mercato

  • –di Pier Luigi del Viscovo*


Operatori e analisti si interrogano su come andrà il 2010, dell'automobile soprattutto alla luce della scarsissima raccolta ordini fatta nei primi mesi dell'anno. Ma il mercato è fatto anche dalle vendite alle flotte, e dunque è importante fare il punto sul segmento delle immatricolazioni a uso noleggio, che include il noleggio a lungo termine (Nlt) e il noleggio a breve o rent-a-car (Rac), oltre a una quota di "km 0" che i concessionari immatricolano a uso noleggio.

Questo segmento, che nel 2008 totalizzava oltre 320mila targhe (il 15% del totale) nel 2009 ha lasciato sul campo un quarto dei volumi, non arrivando a 240mila immatricolazioni (l'11% del mercato).

Quanto è lecito aspettarsi dal segmento del noleggio nel 2010?
Per quanto riguarda il noleggio lungo termine, ciò che più ha frenato le immatricolazioni nel 2010 è stato l'allungamento dei contratti in scadenza, che ha fatto comodo sia ai noleggiatori, per evitare di svendere l'usato, sia ai clienti per risparmiare.

Ascoltando i principali operatori, emergono due messaggi: a) le imprese sono ancora in regime di crisi, che non fa sperare in una ripresa delle flotte; b) le proroghe dei contratti che arrivano nell'anno al 36esimo mese ci saranno anche nel 2010, pur se in misura meno massiccia rispetto al 2009.

Le stime del Centro Studi Fleet&Mobility vedono di un recupero di immatricolazioni da parte del Nlt, pur senza tornare ai livelli del 2008: circa 140mila targhe (+20% rispetto al 2009, ma ancora a -10% rispetto al 2008).

Non si tratta di ottimismo a buon mercato, ma di un semplice calcolo. Il massiccio ricorso alle proroghe del 2009 ha rappresentato uno scalino. Se anche questa prassi continuasse allo stesso modo (e gli operatori dicono invece che sarà più selettiva), rientrerebbero comunque nel ciclo di sostituzione i veicoli che scadevano nel 2009 e che sono stati rimandati al 2010. Dunque, ritornerà la spinta a sostituire le auto vecchie (poco importa se non di 36 mesi ma di 48).

Fanno riflettere le affermazioni di Laurent Saucié, amministratore delegato di Ald Automotive: «Le estensioni contrattuali non sono un fenomeno congiunturale ma una risposta reale e concreta a una fase economica "strutturalmente" critica. In più, il miglioramento continuo della qualità e della affidabilità delle vetture fa sì che la tendenza è a tenerle di più». Potrebbero accorgersene anche i privati.

Per il rent-a-car (Rac) il discorso è meno tecnico. Nel 2009 sono stati troppo prudenti e nei mesi caldi hanno sofferto di mancanza di veicoli da noleggiare, perdendo fatturato.

L'inizio del 2010 è stato incoraggiante, in termini di domanda. Anche per questo sub-segmento, le stime del Centro Studi Fleet&Mobility sono di un recupero intorno al 23% (123mila targhe) rispetto ai volumi del 2009 (100mila), ma anche qui ancora distanti dai 140mila del 2008. Da specificare che le analisi del Centro Studi tendono (per quanto possibile) ad attribuire al Rac anche le immatricolazioni fatte formalmente (e finanziariamente) da operatori del Nlt ma destinate appunto a operatori rent-a-car.

* Direttore centro studi Fleet&Mobility

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