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La storia / Italdesign: quattro decadi di progetti

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Mercato e industria

La storia / Italdesign: quattro decadi di progetti

  • –di Silvia Baruffaldi

E' il 1968, anno di rivoluzioni, quando Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani fondano l'Italdesign secondo una formula inedita per il mondo dei "carrozzieri": una società di servizi a tutto campo nella progettazione automobilistica, senza però la produzione di serie.
Negli anni Settanta e Ottanta il nome dell'azienda si afferma attraverso le sue creazioni, spesso giocate su un doppio registro, con le forme audaci e affascinanti delle concept car – dalle Manta alla Bora, alla Boomerang, per citarne solo alcune – e quelle dei modelli di serie frutto di una razionalità declinata con grande gusto estetico, di cui l'Alfasud (il primo progetto interamente fornito "chiavi in mano", e ragione stessa della fondazione dell'Italdesign), la Volkswagen Golf e la Fiat Panda restano i capisaldi indiscussi.
Negli anni Novanta l'Italdesign diventa un gruppo: alla già esistente Giugiaro Design, divisione dedicata a tutti i progetti non automobilistici,i si aggiungono la Sallig, azienda di modellazione e prototipistica, e i nuovi studi con sede a Barcellona, Diseño Industrial, e in Francia, IDF. All'inizio del 1999 la ragione sociale si completa con il nome del suo fondatore-protagonista e diventa Italdesign Giugiaro SpA.
Oggi, dopo oltre duecento vetture di serie progettate con il suo contributo, l'equivalente di circa 50 milioni di auto prodotte nel mondo, l'IDG è un gruppo con 975 dipendenti ed è presente anche in Cina con lo studio IDG Shangai. Nel febbraio 2007 la famiglia Giugiaro (con Giorgetto quale presidente e suo figlio Fabrizio vice presidente e direttore dell'area Stile) è diventata l'unico proprietario, dopo aver acquisito il 50% delle azioni della famiglia Mantovani.
L'azienda è quindi entrata nella sua quinta decade con un assetto rinnovato, ma con un portfolio di clienti ampio e variegato per nazionalità dei marchi. Accanto ai clienti "storici", come i gruppi Volkswagen e Fiat, nonché alcuni giapponesi che preferiscono mantenere la collaborazione riservata, sono arrivati in forze i clienti cinesi, circa una decina dal 1996 ad oggi.
Mentre il contributo stilistico è spesso noto al grande pubblico (tra le ultime vetture firmate Giugiaro ricordiamo le Alfa Romeo 159 berlina e Sportwagon e il coupé Brera, le Fiat Idea, Grande Punto, Sedici/Suzuki SX4), le collaborazioni nel settore engineering rimangono quasi sempre coperte da segreto professionale. Ma progetti come lo sviluppo completo della Mini di seconda generazione in tre varianti di carrozzeria, condotto totalmente da IDG ad eccezione dello stile, sono per l'azienda un biglietto da visita non meno prestigioso di una targhetta con la firma del "maestro" applicata in fiancata.

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