Nel 2003 la sua avventura pareva terminate: sette anni fa, infatti, Toyota decise di stoppare la produzione della RAV4 elettrica dopo averne prodotte e commercializzate a partire dal 1997 poco meno di 1.500 esemplari fra clienti privati e flotte aziendali in California, nell'ambito dello Zero Emission Mandate dello stato americano. Quel Suv era dotato da batterie al nichel NiMH e garantiva un'autonomia massima di percorrenza di 130 km e una velocità di punta di circa 120 chilometri orari. Oggi, è la notizia è ufficiale, la RAV4 (acronimo di Recreational active vehicle 4-wheel drive) a zero emissioni torna in auge in virtù dell'alleanza stretta dalla casa giapponese con l'americana Tesla Motors (di cui ha acquisito una parte del capitale lo scorso maggio) per lo sviluppo di veicoli elettrici. Il Suv ecologico di Toyota sfrutterà quindi le competenze di una società che ha al suo attivo la fornitura delle batterie per la Smart EV e la collaborazione con Lotus per la Roadster e un budget iniziale di 50 milioni di dollari. È assai probabile inoltre, ma non ci sono conferme in tal senso, che in seno al progetto possa riprendere vita anche l'unità produttiva "Nummi", nell'area di San Francisco, a suo tempo gestita dalla joint-venture tra General Motors e Toyota e ora di proprietà di Tesla.
L'obiettivo di Toyota è quello di portare sul mercato statunitense il nuovo fuoristrada, che sarà alimentato da un propulsore a batterie agli ioni di litio prodotte da Tesla, nel 2012: il primo modello funzionante è già stato assemblato ed è in fase di test su strada. Secondo i portavoce della casa californiana non è utopia pensare a una mini flotta di Rav4 pronte per i collaudi sul campo entro la fine di quest'anno o al più tardi per l'inizio del 2011.
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