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Auto eco-compatibili? La soluzione è (anche) nei…

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Auto eco-compatibili? La soluzione è (anche) nei semiconduttori

Automobili a emissioni zero. Una nuova frontiera, che quest'anno verrà solcata con l'arrivo sul mercato dei primi modelli a firma di Nissan, Daimler e Mitsubishi. La domanda per i veicoli ad elevata efficienza in termini di consumi è in continua crescita; è un dato di fatto, sancito da variabili diverse e fra loro complementari: le sempre più severe normative in materia di emissioni di Co2, gli incentivi statali, la volatilità del prezzo del petrolio. Le auto ibride sono una realtà ormai diffusa e consolidata ma le vetture a combustione tradizionale rappresentano tuttora oltre il 90% di tutti gli autoveicoli venduti nel mondo. Quindi di lavoro da fare ce n'è ancora molto e i primi a saperlo sono i produttori, su cui gravano enormi pressioni (spesso anche politiche) finalizzate alla riduzione dei consumi di carburante.

Prendiamo a titolo di concreto esempio gli obiettivi fissati dall'Unione Europea: le emissioni di CO2 dovrebbero scendere a 130 grammi per chilometro percorso entro il 2015, pena l'applicazioni di sanzioni fino a 95 euro per ogni grammo eccedente tale valore. Negli Stati Uniti l'amministrazione Obama ha fissato invece al 2016 la scadenza entro la quale i produttori di auto dovranno aderire allo standard Cafe (Corporate Average Fuel Economy), che stabilisce una percorrenza minima di 14,5 km per litro di carburante. In Cina la soglia minima fissata dal governo di Pechino è di 15,6 km per litro. Parametri ambiziosi, che vanno però soddisfatti se l'industria automotive vuole dimostrarsi realmente consapevole del problema energetico. La progressiva "elettrificazione" dell'auto, frutto dell'introduzione delle nuove tecnologie, è una delle risposte tangibili a questi obiettivi. La presenza diffuso a bordo di semiconduttori va proprio in questa direzione: rendere le vetture un "complesso" i cui i vari elementi fra di loro si parlano. Il motore interagisce e comunica con il telaio, l'elettronica di bordo con il sistema di infotainment, i vecchi componenti idraulici e meccanici lasciano il posto a sistemi telematici e intelligenti di supporto a una guida maggiormente eco.

Quanto alla tipologia di soluzioni hi-tech auspicabili a bordo di un'auto moderna, il catalogo Nxp Semiconductor è un esempio di cosa la tecnologia - sensori "contact less", trasmettitori e circuiti integrati vari - può mettere a disposizione di produttori e automobilisti: sistemi di Start-Stop, servosterzo elettronico, trasmissioni a doppia frizione, eco-telematica. I primi sono automatismi (disponibili su vetture "micro-ibride" e su alcuni modelli a benzina e a gasolio di Volkswagen, Citroën, Bmw, Toyota, Fiat e Tata Motors.) che arrestano il motore quando il veicolo si ferma, per esempio, ai semafori o in coda e lo riavviano quando il guidatore rilascia il pedale del freno, preme l'acceleratore e ingrana la marcia. Il vantaggio? Riduzioni di combustibile e ed emissioni di CO2 nell'ordine del 4% e del 10% rispettivamente.

La dotazione di servosterzo elettronico (i cosiddetti Eps, Electric Power Steering) a bordo veicolo, introdotti inizialmente da Honda e Bmw, danno oggi un contributo all'eco-compatibilità dell'auto misurabile secondo Nxp in 10 g/km di emissioni nocive e promettono in futuro di andare oltre quando prenderanno piede sul mercato i sistemi "steer-by-wire", nei quali i collegamenti meccanici tra i controlli di guida e lo sterzo sono sostituiti da analoghe connessioni elettriche. Con il beneficio di minore peso e ingombro della vettura e minore consumo di combustibile. Il benefit delle trasmissioni a doppia frizione, invece, utilizzati sulle auto di serie da Volkswagen e Ford, è tanto in tempi di reazione ridotti a soli 8 millisecondi quanto nella superiore efficienza dei consumi, che si traducono in un risparmio di energia fino al 10% rispetto alle tradizionali trasmissioni automatiche a cinque marce. Quanto alle soluzioni di eco-telematica (Eco-Routing, Eco-Powertrain, Intelligent Traffic Management) basta forse un solo dato per comprendere quanto possa essere determinante l'apporto dei sistemi di trasporto intelligente alla causa di un'industria automotive più eco-compatibile: quello che vede consumi di carburante ed emissioni di CO2 abbattibili nella misura del 15%. L'evoluzione delle tecnologie di comunicazioni da e verso l'auto possono giocare quindi un ruolo critico nel concetto di vettura "green" e questo concetto si concretizza con servizi al guidatore ormai consolidati, che spaziano dalle informazioni riguardanti il percorso migliore da prendere per evitare le strade più congestionate a strumenti per il monitoraggio e la diagnostica da remoto delle vetture alimentate a batterie elettriche. (G.Rus.)

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