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Bmw rinnova la X3 e punta sugli Usa

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INDUSTRIA

Bmw rinnova la X3 e punta sugli Usa

  • –di Andrea Malan

Spartanburg - La Bmw ha inaugurato ieri l'espansione dello stabilimento americano di Spartanburg, nella South Carolina: 750 milioni di dollari investiti in tre anni per portare la capacità produttiva (entro il 2011) da 160mila a 240mila unità annue, con l'aggiunta di 1.600 posti di lavoro. Dalla nuova linea di montaggio escono già (dal primo di settembre) le nuove Suv X3, che in precedenza venivano prodotte in Austria dalla Magna Steyr.
Con l'arrivo della X3 Spartanburg consolida il suo ruolo di "centro di competenza" della casa bavarese per i modelli della serie X, che comprende anche la grossa X5 e la X6 da essa derivata. La cadenza produttiva è attualmente di 150 unità al giorno, che dovrebbero raddoppiare a regime (quando ci saranno due turni su 5 giorni e mezzo). L'investimento della Bmw a Spartanburg è significativo per numerosi aspetti, dal rinnovato impegno della casa bavarese sul mercato Usa alla ricerca della massima sostenibilità ed efficienza nella produzione.

L'impegno Bmw su mercato americano.
Per quanto riguarda il primo aspetto, Bmw ha investito dal 1992 - anno in cui fu avviata la costruzione della fabbrica di Spartanburg - 4,6 miliardi di dollari negli Usa. Allora la marca bavarese fu tra le prime a creare una base produttive oltre Atlantico; a tutt'oggi lo stabilimento ha prodotto oltre 1,6 milioni di auto. "Gli Usa rimangono il maggiore mercato al mondo per i veicoli premium" ha detto ieri Norbert Reithofer, amministratore delegato della Bmw, aggiungendo che la stessa azienda "intende restare leader tra le case europee". "Nei nove mesi a fine settembre - ha detto Jim O'Donnell, responsabile Bmw per gli Usa - abbiamo venduto 157mila auto sul mercato americano, con un incremento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2009; a fine anno il totale dovrebbe arrivare a 215mila, 260mila con Mini" - ancora lontano dal record di 336mila del 2007. O'Donnell ha detto che "la ripresa è stata più lenta del previsto, ma non temiamo un double dip, una seconda fase di recessione".
Spartanburg leader per esportazioni dagli Usa.
La cerimonia di inaugurazione ha visto ieri la partecipazione di Mark Sanford, Governatore della South Carolina; lo stato ha contribuito all'investimento indirettamente, con sgravi fiscali, nuove infrastrutture e finanziamento del training dei nuovi assunti. La storia dell'investimento Bmw in South Carolina segue in effetti lo stesso copione di tutte le altre storie che negli ultimi 25 anni hanno fatto degli stati del Sud - dall'Alabama alla Georgia, dal Tennessee appunto alla Carolina - il nuovo Eldorado della produzione di auto: i salari più bassi rispetto al Midwest, la minore sindacalizzazione e i minori costi di assistenza sanitaria e pensionistica costituiscono anche a Spartanburg una miscela di successo. Come ha spiegato anche Lindsay Graham, senatore repubblicano per la North Carolina, la decisione di Bmw è stata un catalizzatore per lo sviluppo economico dell'intero stato; uno sviluppo che ha visto per esempio la decisione di Boeing di situare qui, a Charleston, una delle linee di assemblaggio del futuro Dreamliner 787. Così come farà la Boeing con i suoi aerei, anche Bmw esporta il grosso delle auto prodotte qui a Spartanburg: il 70% è destinato a paesi al di fuori del Nafta; la fabbrica è addirittura il maggior esportatore di veicoli dagli Usa verso i mercati esterni all'area Nafta.

Il fattore tassi di cambio.
La fabbrica di Spartanburg permette anche all'azienda tedesca una copertura naturale del rischio di cambio euro/dollaro. "Fin dal 2007 - ha detto Reithofer - abbiamo deciso di aumentare l'hedging naturale dei tassi di cambio". L'obiettivo di medio periodo è di bilanciare la produzione di Stati Uniti con le vendite sul mercato Usa. I propulsori sulle vetture prodotte qui continueranno peraltro ad arrivare dall'Europa; il contenuto di produzione Nafta della X3 è del 65% circa - ha spiegato Frank-Peter Arndt, responsabile produzione del gruppo. L'espansione dello stabilimento servirà come detto a produrre qui la nuova versione del Suv X3, che si aggiunge a X5 e X6 che già escono dalle sue linee di montaggio. La X3 prodotta qui sarà in vendita in Europa da novembre con due motori - un diesel 2.0 litri 4 cilindri e un V6 3 litri benzina. Reithofer ha confermato che prima o poi la Bmw lancerà anche un'auto a trazione anteriore con il proprio marchio: "Sarà un modello completamente nuovo".

Efficienza e ambiente.
Le nuove linee di lastratura, verniciatura e montaggio permetteranno a Bmw di risparmiare fino al 30% dei costi di produzione rispetto ai livelli del 2006. "L'obiettivo è di creare il processo produttivo perfetto" proclama ambiziosamente Frank-Peter Arndt, responsabile della produzione a livello di gruppo. Particolare attenzione è stata posta all'aspetto ecologico: si possono citare l'utilizzo come fonte di energia di metano proveniente da una vicina discarica (che offre circa 11 megawatt sui 48 di consumo complessivo) e l'ottimizzazione del processo di verniciatura, con una riduzione di 18 minuti dei tempi e del 43% delle emissioni di CO2. Bmw è da 6 anni al vertice tra le aziende automobilistiche nell'indice di sostenibilità Dow Jones.

Il rapporto con i dipendenti.
La cerimonia di inaugurazione della nuova linea di montaggio ha visto ieri una scena simile a quella di quando Sergio Marchionne inaugurò a luglio la fabbrica Chrysler di Jefferson North: allora il manager era stato lungamente applaudito dagli operai all'annuncio che sarebbero state assunte altre 1.100 persone per espandere la produzione, e aveva detto che una scena del genere in Italia sarebbe inimmaginabile. Ieri è arrivata la conferma di quanto siano diversi i rapporti tra aziende e lavoratori sulle due sponde dell'Atlantico, ma le parti si sono invertite: dopo i discorsi di circostanza delle autorità, il direttore dello stabilimento ha invitato ad applaudire "i veri artefici del successo": all'alzarsi del sipario sono spuntati tutti i dipendenti - anzi, gli "associati", come li chiama Bmw - che hanno sfilato tra gli applausi degli ospiti.

La strategia di Bmw.
Nella conferenza stampa di ieri, Reithofer ha ribadito le linee strategiche del gruppo, in primo luogo per quanto riguarda le alleanze. "Siamo interessati ad approfondire la cooperazione con Psa Peugeot-Citroen, e stiamo cercando nuovi terreni di lavoro in comune. Psa è un ottimo partner, e non dimenticate che è un'impresa familiare come la Bmw". L'accordo già esistente tra Bmw e Psa nei motori (che la casa bavarese utilizza per la Mini) è stato rinnovato proprio quest'anno. Reithofer ha invece smentito l'esistenza di contatti con la General Motors, come riportato qualche giorno fa dalla stampa tedesca: "Non ci sono colloqui, e non so da dove siano uscite le voci".

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