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Fiat 500: reginetta a stelle e strisce

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SALONE DI LOS ANGELES

Fiat 500: reginetta a stelle e strisce

  • –di Mario Cianflone

Fiat torna negli Usa: ed è un momento storico per l'industria automobilistica italiana. Sulle strade d'America ci sarà la 500, distribuita da una rete di 130 concessionari appositamente formati, network che dovrebbe salire fino a 165 dealer. L'iconica 500, rivista, corretta e adattata al mercato Usa è stata, la settimana scorsa, la star del salone dell'auto di Los Angeles. La vettura ha il compito di far dimenticare il «Fix it again Tony» (interpretazione dispregiativa del nome Fiat) ed episodi lontani come il flop della Strada, variante Usa della Ritmo, e di creare un fenomeno di moda, ben più ampio di quello che sostenne le vendite della più fortunata X 1/9 negli anni 70.
Ora, in un'America dove le dimensioni contano sempre meno e "bigger" non è più sinonimo di "better", la piccola 500 si appresta a diventare una reginetta delle città Usa e degli ambienti dove ecologia e design rappresentano valori importanti e motivi di acquisto.
Sotto il cofano un quattro cilindri 1.4 da 100 cavalli con sistema Twin Air per la gestione delle valvole di aspirazione: riduce le emissioni senza penalizzare le prestazioni. Il propulsore è abbinato all'adozione di un cambio automatico a sei marce, indispensabile per il mercato Usa. È disponibile tuttavia anche una trasmissione meccanica con rapporti studiati per la marcia sulle highways.
La 500, prodotta nello stabilimento Chrysler di Toluca in Messico, è stata modificata rispetto al versione europea per adattarla alle norme di omologazione Usa, alle regole sui crash test e alle specificità del mercato americano. I cambiamenti non hanno adulterato l'immagine del modello che mantiene inalterato il valore del design italiano e la sua raffinatezza estetica. Specifici per gli States sono le tre varianti disponibili con 14 tinte di carrozzeria e altrettanti colori per gli interni. Di livello anche gli optional che vedono la presenza di un sistema stereo Bose. Il listino della 500 americana parte da 15.500 dollari.
Ma la 500 non è l'unica Protagonista della "fabbrica globale automobili" sotto i riflettori del Salone di Los Angeles: Chrysler ha presentato 12 modelli fra nuovi o, comunque, con significativi interventi a motori, trasmissioni, interni e carrozzeria. Si tratta di un autentico record. Le novità sono suddivise fra i vari brand del Gruppo Chrysler. Il più attivo è Dodge con 6 modelli – dal nuovo Changer al Durango, dall'Avenger fino al Journey e ancora dal Grand Caravan al Challeger 392 – molti dei quali rappresentano la base sulla quale verranno realizzati inediti modelli Lancia, ad esempio il Grand Caravan, ma anche Fiat e Alfa Romeo, destinati alla commercializzazione sui mercati europei. Due le novità di Chrsyler, la 200 e la Town & Country. Di fatto la nuova 200 è un profondo restyling della Sebring. Nel frontale troviamo la parte più caratterizzante, visto che mostra come sarà il muso dei futuri modelli Chrysler, erede della 300C compresa, dalla quale sarà derivato anche il modello erede della Lancia Thesis. Rispetto alla Sebring sono state riviste le geometrie delle sospensioni, adottati nuovi attacchi al telaio più rigidi, molle più morbide, e un numero maggiore di pannelli fonoassorbenti. Oltre a finiture e materiali di maggiore qualità all'interno, la 200 ha un quadro strumenti ridisegnato e nuovi sedili più confortevoli. La nuova Chrysler 200 arriverà nelle concessionarie americane entro la fine dell'anno. Da questo modello dovrebbe derivare l'erede della Lancia Lybra che probabilmente si chiamerà Flavia.

C'era una volta sulle strade d'America

In vetrina i modelli previsti in Europa per l'anno venturo

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