Motori24

Audi A1: la battaglia con Mini è più dura del previsto

  • Abbonati
  • Accedi
LA SFIDA

Audi A1: la battaglia con Mini è più dura del previsto

  • –di Corrado Canali

Gira e rigira è sempre la Mini al centro delle attenzioni di ogni modello compatto in arrivo. C'è chi come la Citroen DS3 ha deciso di sfidare l'inglesina sul piano della sportività potendo, fra l'altro, contare su una discreta tradizione sportiva del marchio francese, grazie soprattutto al pilota fenomenale come Sébastien Loeb e chi, invece, è il caso della nuova Audi A1 ha da subito preferito metterla sul piano della esclusività. In generale più o meno tutte le aspiranti al ruolo di concorrenti designate della Mini ne hanno copiato quella che da sempre è una prerogativa della vettura inglese, ma di proprietà BMW, cioè la possibilità di personalizzarla in un numero incredibilmente ampio di varianti e a seconda delle attitudini mentali di ciascun acquirente.
Ma veniamo a qualche numero: dall'inizio dell'anno la DS3 nelle diverse varianti ha incassato la bellezza di 55.000 ordini, superando negli ultimi mesi per numero di unità vendute la nobile rivale. Ma si sa che per la Mini era tempo di rinnovo della gamma e che ancora l'effetto dell'arrivo Countyman, la versione crossover non si era sentito. Sull'altro versante i pareri sull'andamento della A1 sono discordanti: si tratta sì di una vettura di grande qualità, ma che non sembra, però, vantare lo stesso tasso di emotività sia della Mini che, forse, neppure della Citroen DS3.
Se da un lato, però, il management Audi ha di recente dichiarato di voler aumentare la produzione dalle 100.000 unità annue programmate fino a 120.000 previste, per poter fronteggiare una domanda in crescendo, dall'altro c'è chi sostiene, soprattutto in Germania, che le vendite della A1 siano inferiori alle aspettative, dato che in Europa ne sono state immatricolate fino ad ora 20.000 unità su 45.000 esemplari prodotti. Un portavoce di Audi ha però seccamente smentito i piani di ridimensionamento adottati per fronteggiare una crisi inaspettata nella vendite e che le unità effettivamente consegnate saranno in linea con le aspettative: 30.000 immatricolazioni entro la fine dell'anno.
A destabilizzare una situazione sin qui fin troppo complicata è arrivata come un fulmine a ciel sereno la Mini che non ti saresti mai aspettato, la Countryman, un SUV o forse soltanto un crossover di dimensioni esagerate per una Mini, ma molto più compatto di qualsiasi SUV in circolazione. Ancora una volta, dunque, Mini pur dovendo a che fare con una concorrenza desiderosa di scalzarla da una leadership che, di fatto, dura da oltre 50 anni, da quando cioè Alec Issigonis inventò la formula della compatta perfetta, riesce ad estrarre dal cilindro il modello che mancava. E da ora saranno in molti a chiedersi come reagiranno le principali aspiranti concorrenti, l'Audi A1 piuttosto che la Citroen DS3, di fronte alla variante 4x4 della Mini. Destinata a diventare l'ennesimo oggetto di culto di una storia infinita di "magie" che la piccola, grande Mini ha saputo inventare in oltre cinquant'anni di presenta sul mercato. In attesa, magari della prossima che prima o poi finirà col materializzarsi...

© Riproduzione riservata