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L'automobile diventa sempre più «femmina»

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I DATI UNRAE

L'automobile diventa sempre più «femmina»

  • –di Marina Terpolilli

La crisi, o per lo meno la flessione, nel mondo automotive c'è ed è ben chiara a tutti quando le previsioni per il 2011 si fermano a 1.850.000 immatricolazioni (-5,6% su 2010) come ha tenuto a sottolineare il presidente dell'Unrae, l'Unione delle case estere, Loris Casadei durante la riunione annuale che si è tenuta a Milano nei giorni scorsi. Ma dalla stessa relazione sono scaturite altre importanti informazioni sulla sicurezza delle auto in continua evoluzione, come d'altro canto il minore impatto ambientale dei veicoli: "100 auto di oggi inquinano meno di un'auto del 1970". E soprattutto negli anni l'automobile diventa un acquisto sempre più appannaggio delle donne.
Durante l'analisi del mercato, sviluppata dal Direttore Generale Gianni Filipponi, è emerso infatti il progressivo aumento delle acquirenti donne che è salito dal 39,7% del 2008 al 41,4% del 2009 fino all'attuale 41,7%. Un segnale forte su quanto questo mezzo tradizionalmente nelle mani degli uomini si stia diffondendo anche tra le signore che avendo preso coscienza dell'importanza della mobilità abbiano scelto l'auto come mezzo per la propria libertà di movimento individuale.
Non solo parallelamente a questo fattore le donne diventano un obiettivo sempre più importante del marketing, per il loro potere d'acquisto. Di fatto con una percentuale così importante diventano un elemento importante tanto da poter spostare l'orientamento del mercato verso veicoli emozionali ma nello stesso tempo pratici e funzionali.
Analizzando poi anche l'età dei soggetti che procedono all'acquisto delle auto emerge un altro elemento degno di un'analisi sociologica: "In soli due anni – ha puntualizzato Filipponi – la rappresentatività dei giovani fino a 35 anni, a fronte di una contemporaneamente crescita di oltre tre punti degli 'over 55' che conferma ancora una volta le difficoltà economiche in cui si dibattono le giovani generazioni".

Il mercato Italiano dell'auto e le previsioni per il 2011

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