Le apps per smartphone e tablet cambiano l'auto, anzi trasformano il rapporto tra l'uomo e la macchina, tra guidatore e veicolo, bypassando l'intermediazione delle Case che ancor oggi propongo su vetture di ultimissima generazione tristi e noiose strumentazioni, avare di informazioni e con un grafica immutabile e prestabilita, spesso emozionante come i comandi di una lavatrice. Anacronistico non è vero? Certo ci sono regole di sicurezza e di affidabilità, ma se si vuole di più, senza comprare una supercar o spendere cifre folli in accessori (e qui i tedeschi sono specializzati nell'aspirare soldi dalle tasche) può bastare un smartphone moderno (Android oppure iPhone) o un piccolo tablet con il sistema operativo made in Google. Ed ecco che si può avere gratuitamente o con cifre inferiori a un paio di caffè sistemi per il lane departure warning, per il controllare che il conducente stia guidando dentro la sua corsia. La più nota si chiama Ldws (ma ce ne sono tante altre) ed è gratis in versione "lite", mentre in edizione full costa 1.36 euro su Android market, certo non funziona come il sistema di bordo di una Bmw e di una Mercedes, ma le sue prestazioni non sono affatto disprezzabili. Anzi, sono sorprendenti e l'importante è mettere lo smartphone su un supporto stabile e sicuro.
Girovagando sugli apps store di Google e di Apple (Ovi di Nokia è assente in questo settore delle applicazioni per auto) ci si imbatte in decine di cruscotti virtuali che grazie ai sensori interni allo smartphone offrono indicazioni quali velocità istantanea, media, accelerazione (anche quella laterale) o altitudine. Insomma tante informazioni in più rispetto alla strumentazione standard. Si trovano facilmente e le Apps più note per Android siDashboard Assist o Lfs Dashboard, mentre nel mondo nella mela ci sono Car Dashboard e Awesone Hud (gratis) e tante applicazioni a pagamento come aSmart Hud, Passenger's Dashboard, iKitt, o Car computer.
Ma non basta: ora è possibile persino "entrare" dentro la propria macchina, alla scoperta dei segreti del suo motore e del suo stato di funzionamento come nessuno ha mai immaginato di poter fare. Occorre un'interfaccia che si colleghi alla centralina dell'auto, il vero mainframe della vettura. Finora occorreva un computer o una costosissima workstation, adesso sono facilmente reperibili moduli (scanner) che si innestano sulla porta diagnostica dell'automobile, la cosiddetta Obd II (On-Board Diagnostic), per legge in ogni vettura omologata da Euro 3 in avanti e inviano i dati via cavo o bluetooth a uno smartphone, a un tablet o a un navigatore Gps predisposto. In questo modo è possibile visualizzare tutti i parametri di funzionamento del motore
Garmin ha probabilmente realizzato il sistema più semplice di tutti e quello meno di nicchia. Si chiama ecoRuote Hd e permette di visualizzare attraverso Mechanic, una app gratuita per l'ormai dominante piattaforma Android, una gran mole di dati. In ogni caso, un avvertenza: gli occhi vanno sempre sulla strada: non bisogna usare questi strumenti in marcia. E una questione, letteralmente, di vita e di morte.
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