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La sfida di far vivere il mito senza tempo della Vespa

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DUE RUOTE

La sfida di far vivere il mito senza tempo della Vespa

  • –di Anna Marullo

È relativamente giovane il capo dell'ufficio stile di Piaggio: Marco Lambri. 44 anni, inella Casa di Pontedera dal 2004, dopo un'esperienza nel design di Alfa Romeo e una in quello Lancia. Oggi dirige l'ufficio da cui partono le direttive per le variazioni e le innovazioni legate al mondo degli scooter piaggio e tra questi "in prima fila" c'è la Vespa. «Tra tutti i mezzi a due ruote firmati Piaggio - spiega Lambri -la Vespa è quello che riscuote forse ancora oggi più successo con un crescita continua, le vendite sono passate dalle 50.000 unità del 2003 alle 133.000 del 2010. il suo inventore Corradino D'Ascanio ebbe un'intuizione geniale quando la progettò. Ai tempi l'Italia usciva dalla seconda guerra mondiale e negli stabilimenti Piaggio venivano ancora prodotti mezzi per l'aereonautica militare. Fu grazie alla determinazione di Enrico Piaggio e la genialità di D'Ascanio che venne pensato un prodotto a basso costo e di largo consumo per favorire la mobilità urbana. Da allora, il 23 aprile 1946 la Vespa è diventato il simbolo del boom e della ripresa economica di un Paese appena uscito da un duro conflitto.«Dal 1946 ad oggi però la Vespa ha subito molti cambiamenti, uno su tutti ha segnato un passaggio epocale nella storia di questo mezzo. Negli anni ottanta (1984) si è passati infatti dal modello a tre e quattro marce a quello con cambio a variazione continua. Un cambio di prospettiva premiato dal mercato con un boom di vendite. Eppure a distanza di tanti anni da quel momento, lo storico modello a due tempi con cambio al manubrio, la PX, rimane ancora un cult della gamma Piaggio. Su questo modello Ever Green punta la direzione stilistica di Marco Lambri.

«Ci sono pochi modelli - spiega Lambri - che sono in grado di superare le mode, i cambiamenti e che non solo riescono a sopportare i segni del tempo che passa, ma che ne fanno una caratteristica. PX è uno di questi. Ne sono stati prodotti tre milioni, dal 1977 a oggi. Possedere una PX è come vivere un'esperienza: le sue forme, il suono della sua marmitta, la sua guida, sono uniche e il cliente che la acquista cerca proprio quello. Non si tratta quindi di offrire veicoli fuori produzione, ma di offrire modelli dal sapore unico. Quest'anno abbiamo scelto di rendere ancora più esclusivo questo modello producendo delle serie limitate e numerate. Andiamo sempre di più verso una personalizzazione del mezzo, con le serie numerate rendiamo ogni pezzo unico. All'utente poi resta il piacere di compiere una perzonalizzazione totale del mezzo aggiungendo glia cecssori originali più congeniali».
Il Gruppo Piaggio è infatti l'unico costruttore mondiale di due ruote che offra le parti di ricambio per tutta la propria produzione, dalla prima 98cc del 1946 a oggi: basta visitare, il sito www.vespavintage.com. per trovare ciò di cui si ha bisogno. «La nuova forza di Vespa _ afferma il responsabile delllo stile di Pontedera - deve essere proprio questa politica della differenziazione. Mezzi fortemente personalizzati e che rispondono a un'amplissima pluralità di clienti e di aspettative. Le vendite di Vespa sono strettamente correlate all'ampiezza della gamma offerta». Va da sé che quello di Lambri non è solo un approccio legato alla parte estetica del mezzo, il risultato deve essere anche funzionale allo scopo. «Dipende dai mercati. Ci sono esigenze - chiarisce Lambri - che vanno oltre quelle esclusivamente stilistiche. Per esempio, in alcuni paesi si vendono di più i modelli piccoli, semplicemente perché meglio si adattano alle caratteristiche ergonomiche, come la statura, degli abitanti».

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