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Jacques Bousquet (Renault) è il nuovo presidente dell'Unrae

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Jacques Bousquet (Renault) è il nuovo presidente dell'Unrae

  • –di Marina Terpolilli

Jacques Bousquet, presidente e direttore generale di Renault Italia, è stato eletto come nuovo presidente dell'Unrae, l'associazione delle Case estere. Scelto all'unanimità dal Consiglio direttivo dell'Unione, ha ottenuto la preferenza della maggioranza dei soci per il prossimo biennio e succede a Loris Casadei, A.D. di Porsche. Il direttore generale Gianni Filipponi, nel presentare il neo eletto, ha sottolineato la democraticità del sistema elettivo, dove anche le Case minori hanno una valenza pari a quelle che hanno quote di mercato a due cifre.
Loris Casadei, presidente uscente, nel saluto di commiato e di benvenuto al nuovo Presidente, ha sottolineato le competenze raggiunte dall'Unione, in grado di supportare le autorità, che vanno dai ministeri alle amministrazioni pubbliche e locali, sia a livello legislativo, sia di mercato fornendo approfondimenti a 360 gradi sul settore. Grazie anche all'apporto del Rae,braccio operativo dell'Unione e del centro studi Unrae che costantemente monitorizzano il mercato in tutti i suoi aspetti, potendo calcolare in tempo reale il risultato di ogni variazione della fiscalità dell'auto, dell'Ipt o nel calcolo dei benefici legati agli incentivi, a seconda della tipologia dell'auto alla quale venissero erogati.
Molto attivo e deciso si presenta il nuovo Presidente Bousquet. "La prima azione è affrontare la realtà - esordisce Bousquet - il mercato attuale di 1,8 milioni di auto è troppo basso per far vivere bene tutti gli attori del settore. Il parco circolante è molto anziano: ha una vita media oltre 8 anni, e ben 12 milioni di auto sono euro0, euro1 e euro3. E pure le spese del post vendita sono in calo, la spesa media delle officine è scesa del 5% nel 2010 confronto il 2009 ed è la prima volta, e il 40% dei concessionari sono in perdita".
A minacciare il settore automotive tra l'altro ci sono la crisi economica e gli aumenti del costo delle assicurazioni, dei carburanti dell'Ipt e dell'Iva. Ma Bousquet non si lascia impressionare: "la nostra priorità per il prossimo biennio, è quella di riportare l'automobile in una posizione di centralità positiva nella vita del nostro Paese, e uno strumento indispensabile per avviare questo recupero è la creazione degli Stati Generali dell'Auto, con L'Unrae protagonista assieme a tutte le altre associazioni del settore in un colloquio costante e costruttivo con i Ministeri competenti (Trasporti, Sviluppo economico, Ambiente) e con l'Aci".
L'andamento del mercato 2011, secondo il Centro studi Unrae, è in calo nei primi 5 mesi, nonostante siano aumentate, fino al raddoppio, le auto immatricolate a km zero. Tuttavia le previsioni trimestrali fornite dall'Osservatorio "Previsioni & Mercato" vedono una lieve ripresa nel secondo trimestre che porterà a 1.810.000 vetture per fine anno. In ripresa, poi, i veicoli commerciali, che arriveranno a 190.000 unità per fine anno, con un aumento del 4,6% sul 2010.
L'obiettivo è quello di riportare il mercato sui due milioni di targhe all'anno per ridare ossigeno alle reti di vendita e stabilità all'intera filiera automotive. I costruttori intanto stanno facendo investimenti importanti per realizzare nuovi motori più puliti, che possano anche utilizzare carburanti alternativi, e nello parallelamente per sviluppare l'elettromobilità, dalla trazione ibrida all'elettrico puro.
"L'auto deve tornare ad essere al centro di una politica di mobilità del Paese – continua Bousquet – occorre accelerare l'introduzione di misure volte ad una mobilità ecologicamente sostenibile. Esistono già cinque proposte di Legge, si tratta di trovare una linea comune al fine di varare quelle misure che porterebbero l'Italia a livello degli altri grandi paesi Europei. Anche tramite incentivi mirati per i veicoli con le emissioni più basse, limitati, a decrescere ma soprattutto strutturali per almeno 4-5 anni, per non destabilizzare il mercato". Una scelta che porta un reale vantaggio per il settore e per la salute di tutta la comunità.

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