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LE REAZIONI

Il csp: «Sull'auto in crisi si abbatte la stangata del governo»


«Pochi, tra gli operatori del settore dell'auto, speravano ancora in nuovi incentivi. Quasi tutti si attendevano la ripresa delle vendite dal rilancio dell'economia. Nessuno aveva previsto che sarebbe arrivata una stangata». Così ha commentato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor GL events, le notizie sull'intenzione di inserire nella manovra in discussione al Consiglio dei Ministri, non solo un superbollo sulle auto con potenza superiore ai 125 kw, ma anche un nuovo aumento delle accise.
«Queste misure - ha affermato Quagliano - sono la ciliegina (anzi la ciliegiona) su un cocktail micidiale somministrato al settore dell'auto italiano dall'inizio dell'anno e fatto di aumenti dei prezzi dei carburanti, aumenti dei premi di assicurazioni, "riforma" della IPT e possibilità data alle province di portare al 16% l'imposta sui premi di assicurazione. Tra l'altro si riteneva che i superbolli fossero una specie estinta, dati i pessimi risultati che hanno prodotto in passato, ma evidentemente non è così. Tutto questo avviene - ha continuato Quagliano - mentre in Francia il Direttore del Programma Trasporti del Commissariato Generale per gli Investimenti ha dichiarato che l'automobile, per il Governo francese, è una priorità e che l'industria francese dell'auto avrà a disposizione nei prossimi anni miliardi di euro attraverso diversi programmi di ricerca finanziata e un contributo specifico di 750 milioni dedicato all'automobile».
Secondo il Centro Studi Promotor GL events l'impatto delle nuove imposte che il Governo vorrebbe introdurre deprimerà ulteriormente le vendite di autovetture che stanno procedendo ad una "velocità di crociera" su base annua di 1.775.000 unità, volume inferiore del 9,46% alle immatricolazioni del 2010 e del 24,3% rispetto alle immatricolazioni medie annue del periodo precedente la crisi globale. Domani verranno diffusi i dati sulle immatricolazioni in giugno ed è possibile che le previsioni per il 2011 debbano essere ulteriormente ridotte.

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