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Se 170 cavalli vi sembrano tanti

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NORME

Se 170 cavalli vi sembrano tanti

  • –di Mario Cianflone

170 cavalli vi sembrano tanti? Uno sproposito da facoltosi appassionati, forse fuori moda, delle ruote fumanti e delle bielle roventi o dei mega suv da bauscia? Una familiarissima e non troppo cool Ford Mondeo spinta da performante ma non certo mostruoso due-e-due da 200 cavalli merita di essere penalizzata, da tasse e balzelli che sotto un velo demagogico nasconde una classica manovra di tutti i governi italici: prelevare soldi – e tanti – dalle tasche degli automobilisti.

Con una tassa che in modo iniquo colpisce tutti, i ricchi e i poveri, chi va in giro con una fiammante Ferrari e chi magari ha potuto comprare una vecchia berlina tedesca di grande cilindrata solo perché gliela tiravano dietro.

Andiamo per ordine. La ventilata sovrattassa per le autovetture con più di 125 kW, cioè 170 cv, va analizzata su una base razionale, al di là della demagogia, dei pregiudizi su suv, gipponi e sportive "cattive e inquinanti" e delle polemiche che sta suscitando da parte degli operatori dell'auto che trovano una nuova mina lungo l'impervia, e molto incerta, strada della ripresa di un mercato asfittico.

Va detto in primis che la potenza è un parametro poco significativo se non è messo in relazione con la massa dell'automobile. 170 cavalli possono essere tanti se spingono un "giocattolo" superleggero stile Lotus Elise che con 136 cavalli va come un missile ed è una sportiva di razza. Su una grossa wagon da lavoro o da famiglia o un crossover, i famigerati 170 cv possono essere solo il valore corretto per far muovere con la corretta disinvoltura la vettura. E in sicurezza, perché il rischio è quello di vedere in strada bisonti a quattro ruote spinte da motori inadeguati: un sorpasso veloce e deciso è sicuro, uno lento può essere mortale. A ciascuno dunque la sua potenza. Il nuovo Fiat Freemont con 140 cv si muove bene, ma con i 170 della versione diesel più potente, si muove meglio e consuma, all'atto pratico, pure meno.

Tuttavia in molti casi 170 cavalli sono pochi perché le auto negli anni sono diventate marcatamente più pesanti, ingrassando generazione dopo generazione vuoi per dare più abitabilità a un popolazione via via più corpulente vui per essere più sicure e passare i crash test. E ora la tendenza è appunto quella di metterle a dieta: fare auto più leggere che si muovono con meno cavalli, erogati da motori più piccoli che in osservanza del verbo tecnico del doswinzing ora per generare una bella cavalleria hanno bisogno di molti meno centimetri cubi.

La sovrattassa ricorda così da vicino quell'assurda Iva al 36% per le vetture superiori (sic!) ai 2.000 cc, che anni fa alzo barriere protezionistiche per i marchi italiani tenendo fuori dalla porta delle alpi tanti modelli di case straniere. E quelle che arrivano erano versioni "low power" fatte per l'Italia. Auto spesso improponibili. Ora si torna all'antico con un balzello che va penalizzare tante automobili che spesso di sportivo e di lussuoso hanno ben poco.

E cosi potrebbero tornare auto di lusso, dai listi a sei cifre, alla portata di pochi fortunati dalla tasche molto gonfie, con motori assurdamente depotenziati per nnon pagare la sovrattassa.

Certo è che ai demagoghi piace colpire il mostro collettivo e ora quello a quattro ruote è il suv che ingiustamente incarna il ruolo del grosso, brutto, cattivo e sporco. Non è cosi. Ci sono vecchie city car con nano motori che però emettono veleni in quantità ben maggior di un qualsiasi crossover moderno ed efficiente dal listino che magari è analogo a quello di una banale auto media.

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