Motori24

Lamborghini Countach, quarant'anni di un mito

  • Abbonati
  • Accedi
ANNIVERSARI

Lamborghini Countach, quarant'anni di un mito

  • –di Vittorio Falzoni Gallerani

Questa volta vogliamo rendere deferente omaggio a quella che riteniamo la vettura più coraggiosa della storia; ci vuole, infatti, una buona dose di faccia tosta a prendere su di sé il compito di sostituire sul mercato e nel cuore dei clienti la Lamborghini Miura SV;
Con un colpo da maestro, in quel 1971, Ferruccio Lamborghini decide di sospendere la produzione della propria supercar dopo soli cinque anni, quando è ancora all'apice della desiderabilità, consegnandola così direttamente alla leggenda; come "piccolo" effetto collaterale si presenta l'ovvia difficoltà della sostituzione.
I talenti necessari, tuttavia, non mancano alla Casa di Sant'Agata Bolognese, primo fra tutti quello dell'Ing. Paolo Stanzani che già aveva dato importante contributo alla definizione ed allo sviluppo della Miura; per il nuovo modello, di cui ha l'intera responsabilità, Egli pensa subito ad un telaio tubolare costituito da un insieme di tubi rotondi di varia sezione che assicura rigidezza e leggerezza insieme e che, d'accordo con il designer Marcello Gandini, fungono anche da supporto dei pannelli della carrozzeria seguendone l'andamento.
Il risultato estetico finale è spettacolare come testimoniato in primis dal nome dato al modello: "Countach" è una espressione di meraviglia in dialetto piemontese che sfugge di bocca ad un operaio della Bertone la prima volta che le linee di questa auto gli si disvelano; Countach così sarà per sempre tradendo per una volta la tradizione Lamborghini dei nomi presi dalla tauromachia.
Anche per il motore si studia qualcosa di nuovo: il tradizionale V12 viene montato ora in posizione centrale longitudinale con la particolarità del cambio rivolto verso l'abitacolo: la leva così agisce direttamente sugli ingranaggi senza interposizione di leveraggi di alcun tipo; il moto viene invece trasmesso alle ruote posteriori attraverso un albero che attraversa la coppa dell'olio sotto il motore.
La prima idea è anche di aumentarne la cilindrata fino ai cinque litri tanto che il prototipo presentato al Salone di Ginevra 1971 è denominato LP 500 (Longitudinale Posteriore 5000 cc); la vettura che entrerà in produzione avrà invece un motore da 4 litri molto più strettamente legato a quello della Miura SV, sviluppante però 10 CV in meno per un totale di 375.
Sicuramente in grado di sedurre la propria clientela di ricchi appassionati, la Countach conquista subito la propria nicchia di mercato anche se le sue prestazioni, pur elevatissime (280 km/h testati), sono ancora una volta un po' lontane dai 315 km/h che l'ineffabile Lamborghini dichiara; la linea mozzafiato con le portiere ad elitra, i colori vivaci, l'esclusività e la voce del V12 bastano e avanzano per giustificarne l'acquisto.
Nel corso degli anni le prestazioni vengono poi progressivamente appannate dal montaggio di appendici aerodinamiche sempre più estese, di pneumatici sempre più larghi e da messe a punto del motore sempre più rispettose delle emissioni; per recuperare la necessaria furia, nel 1978 la cilindrata viene finalmente innalzata verso i cinque litri (4.754 cc) e, per quanto a potenza invariata, la maggior "schiena" del motore concede i 290 km/h; per i 300 occorre attendere la Countach "Quattrovalvole del 1985 che sviluppa 455 CV: la migliore di sempre.
La Anniversary del 1988 (l'anniversario è il venticinquennale della fondazione della Lamborghini Automobili) è infatti una versione imborghesita e, ancor di più, imbruttita da sovrastrutture che avrebbero dovuto renderla più "signorile"e fruibile ed invece fanno solo rimpiangere la "rude" QV.
E' questa che vi invitiamo a cercare oggi, prima che le sue valutazioni raggiungano quelle della Miura, per poi equipaggiarla senza meno con l'alettone posteriore fornito a richiesta, anche se non lo ha fatto Harry Metcalfe, il fondatore della rivista EVO, che ne ha comprata una di recente: se volete innamorarvene perdutamente come lui leggete il suo reportage di viaggio Londra-Sant'Agata.
Non che un'altra versione vi faccia perdere tutto questo piacere ma già che ci siete...controllate piuttosto che a ragionevole distanza da casa vostra ci sia qualcuno in grado di tenere a punto la vostra Lambo, soprattutto la regolazione dei quattro voraci carburatori e della distribuzione.
I prezzi per questo luna park vanno dai 110.000 Euro per una delle ultime 400 (le più lente) ai 190.000 di una QV immacolata e con pochi chilometri certificati; la Anniversary (comunque eccellente) costa decisamente meno (150/160.000); ne hanno fatte meno di millecinquecento: è vero che sono circa il doppio delle Miura ma l'investimento rimane sicuro.

© Riproduzione riservata