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Lo stato di salute del conducente? Lo rileva il volante

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SICUREZZA

Lo stato di salute del conducente? Lo rileva il volante

  • –di Gianni Rusconi

Nell'ottica di migliorare ulteriormente la sicurezza nel traffico, l'idea è venuta a un gruppo di ricercatori della Technische Universitaet Muenchen (Tum) e agli ingegneri di Bmw, che insieme hanno sviluppato uno speciale volante in grado di monitorare lo stato di salute del conducente durante la guida. Il sistema permette di rilevare vari parametri - fra questi la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la conduttanza elettrica cutanea e il livello di saturazione dell'ossigeno - e li visualizza automaticamente sul cruscotto, permettendo così di impiegare il tempo speso trascorso al volante per effettuare un rapido check up del proprio stato fisico. Altra peculiarità della soluzione ovviamente quella di riconoscere i sintomi dell'insorgenza di svenimenti o attacchi di cuore e avvisare per tempo il diretto interessato.
La soluzione in sé non è una novità in senso assoluto, altri sistemi per il monitoraggio dei parametri vitali durante la guida sono già stati sviluppati in passato nell'ambito di studi volti a misurare i livelli di stress dei conducenti, e quindi parlare di vera e propria innovazione è forse esagerato.
Tuttavia nessuno dei sistemi messi a punto finora si è rivelato funzionale ad essere industrializzato e quindi ad essere oggetto di una produzione di massa.
L'intuizione del Tum e di Bmw, in tal senso, è quindi nel fatto di aver integrato una serie di sensori direttamente nel volante, evitando qualsiasi necessità di laborioso e poco pratico cablaggio del conducente. I dati raccolti vengono quindi inviati via radio ad un microcontrollore (una connessione può essere stabilita anche verso altri dispositivi esterni), che a sua volta visualizza i risultati ottenuti sul display del computer di bordo del veicolo. L'unico requisito affinché la soluzione funzioni è che le mani del conducente siano sempre in contatto con i sensori integrati nel volante.
I primi test effettuati dai ricercatori sul campo, in collaborazione con il Senior Citizens Advisory Council di Monaco, sono stati molto promettenti in considerazione del fatto che i sensori hanno fornito dati per circa i quattro quinti del tempo speso dal conducente alla guida. E più della metà delle tester hanno confermato di aver ricevuto dal sistema maggiori stimoli per effettuare ripetuti controlli della propria salute.
Alla funzione di monitoraggio, sottolineano in proposito i ricercatori che hanno lavorato al progetto, si aggiunge quella di prevenzione, e questo grazie al fatto che il sistema, quando rileva una situazione di stress di chi sta al volante, può avviare automaticamente il blocco delle telefonate o abbassare il volume della radio o ancora, in casi più gravi, accendere luci di emergenza, ridurre la velocità o attivare la frenata d'emergenza automatica.

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